Al lago o alle urne? Negrar, San Bonifacio e Pescantina devono scegliere il sindaco

Domani è tempo di ballottaggi. Tre le partite aperte nel Veronese: Negrar, San Bonifacio e Pescantina. La sfida più incerta, almeno sulla carta, si gioca a Negrar dove Marco Andreoli, candidato leghista e rappresentante del centrodestra unito, ha sfiorato la vittoria al primo turno fermandosi al 49,57%. Il sindaco uscente, Roberto Grison, esponente civico di centrosinistra, ha ricevuto il 45,73% dei consensi. Partono rispettivamente da 4.839 e 4464 voti: lo scarto è di 375. L’ago della bilancia dunque potrebbe essere Chiara Prati, rappresentante della Lista Tosi e di Ama Verona, che al primo turno ha preso il 4,69%, pari a 458 voti. L’elettorato tosiano, è noto, vede Matteo Salvini come fumo negli occhi, e dunque se tutti, o quasi, i cittadini che al primo turno hanno votato la Prati da ranno il proprio sostegno a Grison al ballottaggio, la Lega potrebbe uscirne sconfitta. Sul voto di domenica però è evidente che influirà moltissimo l’affluenza: se il meteo porterà molte persone al mare, sul lago o in montagna, questi calcoli fatti col bilancio potrebbero non servire a nulla. I temi caldi di queste ultime due settimane di campagna elettorale a Negrar sono stati il turismo e la viabilità. A San Bonifacio invece parte con un buon vantaggio il sindaco uscente, Giampaolo Provoli, rappresentante del centrosinistra. Il primo turno si è chiuso 47,2% a 38,9. Emanuele Ferrarese però, alfiere di Lega, Forza Italia e di una lista civica ha provato a recuperare terreno puntando molto sul tema sicurezza e immigrazione. Tra gli argomenti su cui ha puntato maggiormente Provoli, invece, l’apertura della nuova scuola superiore. È chiaro che sull’esito finale del duello inciderà molto anche la crisi che negli ultimi anni ha investito il colosso Ferroli. A Pescantina, infine, lo sfidante Davide Quarella (Lega, Fdi e civiche) parte con un vantaggio cospicuo rispetto all’uscente Luigi Cadura (centrosinistra): 47% il primo, 31% il secondo. Cadura si è dimostrato più forte in centro . Quarella nelle frazioni. Lo scarto tra i contendenti è di 1.548 voti. Gli astenuti al primo turno sono stati 3.815: sarà questa la variabile principale che determinerà il risultato finale della partita.