Albo per le imprese agromeccaniche Dalla Bernardina: “Sta avendo un’accelerazione grazie alla condivisione di Coldiretti”

“Abbiamo avviato una nuova fase di dialogo che ci auguriamo porti a risultati concreti in tempi ragionevoli. Abbiamo riscontrato molta disponibilità ad affiancare la crescita delle 1.500 imprese agromeccaniche venete, che occupano circa 5.000 lavoratori e che sono all’avanguardia in chiave di innovazione in agricoltura sia per le operazioni di raccolta che per quelle specializzate”.

È il commento della delegazione di Fimav, la Federazione delle imprese di meccanizzazione agricola del Veneto presieduta da Alfredo Zanirato, alla luce dell’incontro con l’assessore all’Agricoltura e al Turismo del Veneto, Francesco Caner, e col direttore generale della divisione Agricoltura del Veneto, Alberto Zannol.

Per Fimav hanno partecipato, insieme ad Alfredo Zanirato (Rovigo), il vicepresidente Celeste Guerra (Treviso), Gianni Dalla Bernardina (Verona e presidente nazionale Cai), Carlo Feletto (Treviso e consigliere nazionale), accompagnati dal segretario generale del Veneto, Marco Sitta.

Sotto la lente, in particolare, “il futuro Albo delle imprese agromeccaniche, finalizzato a dare evidenza alle imprese che operano nel settore dei servizi professionali in agricoltura, percorso che altre Regioni hanno già avviato e che anche a livello nazionale – ha sottolineato il presidente della Confederazione Agromeccanici, Gianni Dalla Bernardina – sta avendo un’accelerazione grazie alla condivisione di Coldiretti”.

La Federazione delle imprese di meccanizzazione agricola ha sollecitato la Regione Veneto anche a modificare le attuali norme in materia di edificazioni in area agricola, permettendo così alle imprese agromeccaniche la realizzazione dei ricoveri per i mezzi agricoli, “possibilità attualmente negata e che crea disfunzioni nello svolgimento delle normali attività lavorative in campo, tenuto anche conto – ha precisato Marco Sitta – che regioni confinanti hanno da anni modificato le norme in tal senso”.

Fimav ha invitato la Regione Veneto a valutare la possibilità di riconoscere per le irrorattrici a recupero il valore aggiunto assicurato dalle nuove tecnologie alle produzioni agricole che, come sottolineato da Alfredo Zanirato con riferimento in particolare alle colture estensive del Polesine, sono patrimonio esclusivo dell’impresa agromeccanica.
L’assessore Caner e il direttore Zannol hanno assicurato la propria disponibilità ad accelerare i percorsi per risolvere le problematiche emerse, facendosi anche carico di riportare in ambito nazionale e comunitario l’esigenza delle imprese agromeccaniche di investire, con l’aiuto di sostegni economici, in mezzi a basso impatto ambientale e dotati di tecnologie innovative.