Alpo in A2, ma è sempre senza casa Il problema del palazzetto è la vera incognita in vista dell’avvio del nuovo campionato

In 10 anni di Serie A2, l’Alpo Basket non ha mai nascosto di essere una società ambiziosa e a testimonianza di ciò, come insegna lo sport, è il campo a parlare: sempre ai playoff e più volte vicina alla promozione nel massimo campionato della pallacanestro femminile, la Serie A1. Traguardo che sarà l’obbiettivo anche della stagione 2023-2024, dove la società del presidente Renzo Soave, targata Ecodem, partirà come una delle pretendenti a vincere la competizione.
IL CAMPIONATO, che inizierà il 7 ottobre, sarà ricco di novità, non solo per il roster rinnovato e rinforzato, ma soprattutto per la formula decisa dalla Lega Basket Femminile. Rispetto agli ultimi anni, infatti, i vertici della pallacanestro hanno deciso di suddividere la Serie A2 in gironi che copriranno l’Italia non più per aria geografica, Nord e Sud, ma in lungo, quindi Est ed Ovest. Un’altra novità, non ancora confermata, ma che indiscrezioni danno per certa, sarà il fatto che la post season, playoff e playout, sarà ad incrocio, ovvero la prima classificata del raggruppamento est sfiderà l’ottava di quello ovest e viceversa sino a creare le griglie promozione e salvezza che porteranno alla Serie A1 o alla retrocessione in Serie B. Confermata invece la formula della Coppa Italia di categoria, dove le prime quattro dei due gironi al termine delle gare di andata si affronteranno in sfide ad eliminazione diretta dai quarti di finale sino alla finale.
Il girone EST: Abano, ALPO, Ancona, Bolzano, Matelica, Ponzano, Roseto, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Umbertide, Vicenza e Vigarano.
IL MERCATO anche quest’estate ha confermato le ambizioni della società, che dopo aver perso capitan Mancinelli, è stata in grado di costruire una squadra sulla carta molto competitiva. Si è partiti dalle conferme, tra cui Rosignoli, che ha ereditato i gradi di neo capitata della formazione biancoblù; le esterne, play e guardia, Moriconi e Turel, tasselli fondamentali nella scorsa stagione e titolari nel prossimo campionato; il pivot Soglia, ancora con grandi margini di crescita; Pastore, giocatrice sempre a disposizione della squadra e del coach e infine le giovani Fiorentini e Furlani. I volti nuovi sono di livello e soprattutto spessore, tutte giocatrici provenienti dal Campionato di Setie A1 e disponibili a scendere di categoria per un obbiettivo comune, vincere. Il gran colpo dell’estate è stata Nori, centro che con la maglia di Crema ha vinto tutto e che per anni ha rappresentato un vero e propio rebus per la difesa alpense. Un’altra ex Crema, ma che poi è passata da Broni e Lucca è Parmesani, ala grande che avrà il compito, tutt’altro che semplice, di sostituire l’ex capitana Mancinelli. Infine l’ala piccola, Frustaci, ricordata dai tifosi alpensi per quel palleggio arresto e tiro realizzato proprio contro la sua nuova squadra, che permise a Costa Masanaga di vincere il campionato e che relegò Alpo allo spareggio promozione poi perso contro Bologna. Tre innesti che completeranno il quintetto base e porteranno esperienza, atletismo e voglia di fare il definitivo salto di qualità.
IL PALAZZETTO resta l’ultima incognita in vista del nuovo campionato. La promessa del Sindaco di Villafranca di rifare il parquet del Belladelli Forum, non sarà mantenuta in tempi brevi, per tanto la società biancoblù sarà costretta a migrare in altri lidi. La palestra di Alpo, dove già nello scorso campionato la squadra aveva chiuso la stagione, non può essere considerata un’opzione, non per il campo, quanto più per gli spalti e gli spazi per i tifosi, assolutamente non adatti alla categoria e alle ambizioni della società. Il Presidente, Renzo Soave, insieme al coach, Nicola Soave, stanno cercando una soluzione all’altezza, ma ancora non c’è nessuna certezza su quella che potrà essere la casa dell’Alpo Basket nel prossimo futuro.
Giovanni Miceli