Alta Velocità – dolce mobilità? Pronto il Masterplan per la Verona-Brennero La linea ferroviaria verrà dismessa a seguito del nuovo tracciato che attraversa il quartiere di San Massimo. Il Comune ha preparato diverse ipotesi per la riconfigurazione ambientale dell’area che interessa una superficie lunga 5 km

Gli uffici comunali, come previsto dal protocollo di Intesa siglato nel 2013 tra Comune e RFI e poi aggiornato con un secondo protocollo nel 2020, hanno redatto le diverse ipotesi possibili per la riconfigurazione ambientale dell’area che interessa una superficie lunga 5 chilometri. A farla da padrone, al posto del fascio di binari, ci saranno aree verdi e piste ciclabili, passerelle pedonali, interconnessioni dedicate alla mobilità dolce. E’ quanto prevede il asterplan per la riqualificazione della linea ferroviaria Verona-Brennero, che verrà dismessa a seguito del nuovo tracciato dell’Alta Velocità (corridoio 1 tratto del Brennero), che attraversa San Massimo.
Tra le ipotesi, anche un mezzo di trasporto pubblico leggero e la realizzazione di una nuova stazione intermedia a San Massimo sulla linea storica per i passeggeri locali. ferroviaria a servizio dei 60 mila abitanti delle terza Circoscrizione.
Ipotesi questa che è al vaglio di Ferrovie dello Stato, al lavoro per redigere entro gennaio la documentazione relativa al progetto preliminare dell’opera.Nei diversi scenari del Masterplan sono rappresentate le aree verdi, i parchi, le infrastrutture di interesse pubblico nonché gli interventi in grado di ricucire e riqualificare il territorio compreso tra Parona e San Massimo e migliorare il sistema di relazione urbana tra le aree ad est e ad ovest della linee ferroviaria che non costituirà più una barriera continua.
Il tracciato inserito nel Lotto 4 passa dai Comuni di Pescantina e San Pietro di Incariano per poi immettersi sul quello veronese dove prosegue fino al raccordo della linea Milano-Venezia. I quartieri interessati sono i centri abitati dei quartieri di Chievo, La Sorte, Croce Bianca e San Massimo. Sulla base del protocollo 2013, il nuovo tracciato sarà realizzato per la maggior parte in affiancamento alla linea storica, mentre è previsto ex novo in zona Boscomantico, con realizzazione di un ponte sull’Adige.
I diversi scenari previsti dal Masterplan sono stati illustrati dagli assessori alle Infrastrutture Luca Zanotto e alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala.
“Per gennaio 2022 la prima fase della progettazione sarà completata e si potrà procedere con gli step successivi – ha detto l’assessore Segala-. L’importanza dell’opera in questione non si discute, per Verona questi lavori sono imprescindibili, in quanto inseriscono a pieno titolo la nostra città nel sistema Alta Velocità, con benefici per il traffico merci ma anche per i treni passeggeri. Con l’integrazione al Protocollo abbiamo portiamo a casa un importante risultato, ovvero la stesura del Masterplan per la ricucitura dei quartieri oggi ‘feriti’ dalle rotaie’’.
“La soluzione del tracciato interrato da Borgo Milano a San Massimo libera la parte di superficie oggi occupata dai binari – ha aggiunto l’assessore Zanotto-. Fattibile anche l’ipotesi di usare le rotaie presenti per farvi viaggiare un mezzo di trasporto pubblico locale di tipo leggero, che faciliterebbe gli spostamenti e sgraverebbe il traffico veicolare’’.