Ambiente, a caccia di criteri minimi Affrontate le criticità su strade, autostrade e ferrovie. Prodotti fitosanitari

I criteri ambientali minimi (CAM) e la loro applicazione su strade, autostrade e ferrovie sono stati i protagonisti della terza edizione del convegno “Piano di azione nazionale e utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione”, patrocinato da AMIA Verona S.p.A, azienda multiservizi nell’ambito dell’igiene urbana per la città di Verona e i comuni limitrofi, Comune di Verona e A.I.D.T.P.G (As­sociazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini). In particolare, il convegno del Leon d’Oro ha analizzato in maniera approfondita, grazie al contributo di un panel di esperti, le criticità che possono sorgere nell’applicazione di tali criteri in un contesto fortemente urbanizzato, introducendo anche il tema della zonizzazione delle aree frequentate dalla popolazione e dai gruppi vulnerabili. Il convegno, che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico con oltre 200 persone accreditate, si è aperto con il saluto degli organizzatori e promotori dell’evento: Marco Padovani, assessore comunale alle Strade e ai Giardini; Andrea Miglioranzi, presidente di AMIA Verona S.p.A, e Roberto Diolaiti, presidente di A.I.D.T.P.G. Fra gli ospiti, il primo a prendere la parola è stato Giuseppe Castiglione, sottosegretario Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) che ha aperto e introdotto i lavori; in seguito l’intervento di Bruno Caio Faraglia, dirigente del Mipaaf, che si è soffermato sugli aggiornamenti sulla prossima revisione del testo del Piano di Azione Nazionale per l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari, la cui realizzazione prevede il coinvolgimento di rappresentanti del Mipaaf, del Ministero dell’ambiente della tutela del territorio e del mare, del Ministero della salute, delle Regioni e Province autonome, nonché di altri enti ed istituzioni competenti. La parola è poi passata a Roberto Salvò, dirigente Sistemi agricoli e risorse naturali della Direzione Ambiente, Caccia e Pesca della Regione Veneto, che ha presentato la bozza preliminare di regolamentazione comunale per l’impiego dei prodotti fitosanitari. Angelo Moretto, Professore Associato del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “L. Sacco”, ha invece approfondito la tematica degli aspetti tossicologici dei formulati che sono ammessi all’utilizzo nell’ambito extra-agricolo. L’intervento successivo è stato quello di Alice Parasecolo di Agrofarma, il cui tema è stato “Impiego dei prodotti fitosanitari in aree non agricole: la posizione dell’industria”. Il punto di vista delle amministrazioni locali è stato il cuore dell’intervento di Ivan Stomeo, Delegato ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) all’Energia e ai Rifiuti, dedicato alla gestione del verde pubblico. A seguire, la Coordinatrice Dipartimento Paesaggio, Pianificazione e Sistemi del Verde di Conaf Sabrina Diamanti ha approfondito la progettazione e l’applicazione dei criteri ambientali minimi (CAM), con particolare enfasi sulle criticità etiche. Ketty Penolazzi di A.I.D.T.P.G. ha illustrato le linee guida della Regione Veneto attraverso un confronto sulle diverse applicazione; l’agronomo
Tommaso Chiarini di A.I.D.T.P.G, invece, ha illustrato come i CAM sono stati applicati in Lombardia nella gestione della vegetazione infestante. Angelo Borri, di Assoverde, infine, ha esposto e analizzato il punto di vista dei manutentori del verde. La parte conclusiva della mattinata di lavoro è stata dedicata a una sessione di approfondimenti sulle criticità gestionali, tenuti dal Direttore Tecnico di Tecnofer Alberto Virgili, da Giuseppe Toscano, responsabile del Pool specialistico per il verde di Anas Lombardia, e dai Superintendent di Federgolf Mariano Merlano e Maurizio Novella. A moderare la tavola rotonda, il giornalista Lorenzo Tosi.