Ampliamento dell’Officina dell’Aias Una nuova struttura nella ex Scuola “Olga Visentin”. Maellare: “Risposta alle restrizioni”

L’Officina dell’Aias amplia i propri spazi. L’Amministrazione ha infatti approvato l’Installazione di una struttura prefabbricata in legno ad uso uffici nella ex Scuola “Olga Visentin” in via Zamboni dove opera L’Officina dell’AIAS. Una risposta alle esigenze della cooperativa sociale, nata nel 1998 come braccio operativo di AIAS Verona A.p.s. Associazione Italiana Assistenza Spastici, chiamata a fare i conti con le restrizioni legate alla pandemia.
La scuola Visentin, grazie alla convezione sottoscritta con il Comune, è dal 2012 usata come centro diurno per persone con disabilità. Uno spazio che oggi, alla luce dei nuovi parametri sanitari, non è più adeguato a garantire il rispetto del distanziamento con riferimento al numero di utilizzatori. Da qui l’intervento del Comune, che si è espresso favorevolmente all’ampliamento essendo un’attività migliorativa dell’immobile comunale.
Nello specifico l’immobile dell’ex scuola viene utilizzato per lo svolgimento di servizi semiresidenziali, suddiviso in due centri diurni: il centro diurno ‘I Colori’, autorizzato e accreditato per 20 posti, e il centro diurno ‘Il Caleidoscopio’, autorizzato e accreditato per 18 posti.
L’AIAS Verona, dal 1964 svolge assistenza a persone affette da spasticismo, allargando il proprio raggio d’azione ai soggetti con disabilità diverse, soprattutto disturbi dello spettro autistico. L’obiettivo de L’Officina è svolgere attività e servizi di assistenza socio-sanitaria e riabilitativa volti al pieno benessere e all’inclusione sociale nel territorio veronese di persone con grave disabilità e alle loro famiglie.
Ad illustrare la convenzione sono intervenuti questa mattina in Sala Arazzi l’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare, l’assessore all’Edilizia privata Andrea Bassi e il presidente dell’Officina dell’Aias Claudio Cerpelloni.
“Con questa operazione rafforziamo la collaborazione con AIAS, che si occupa dell’inserimento di soggetti fragili, di comunità alloggio e centri diurni per soggetti in difficoltà – ha detto l’assessore Maellare -. Grazie a questa felice sinergia tra il Comune e L’AIAS, questa struttura amplia gli spazi della scuola in un momento dove è necessario mantenere il distanziamento. Va ricordato che i centri per disabili hanno chiuso per pochissimo tempo, e sono stati i primi a riaprire dopo il lockdown, proprio per dare una risposta immediata alle famiglie”.
“Devo ringraziare tutti gli uffici coinvolti – ha detto Bassi-, si tratta infatti di un’operazione portata a termine grazie ad un grande lavoro di squadra tra settore privato e sociale. Questo ampliamento è fondamentale per dare alle persone che frequentano il centro una struttura migliore e servizi più efficienti”.
“Quando il terzo settore si mette a progettare con le istituzioni, in questo caso con il Comune di Verona, si ottengono ottimi risultati – ha sottolineato il presidente Cerpelloni -. Ringrazio per questa opportunità, che permette alle persone inserite all’interno del centro diurno di avere, in questo momento di grandi restrizioni, la possibilità di proseguire iniziative e progettualità”.