Arena chiude: è un cantiere. Ponte senza visitatori L’assessore Ugolini: “Un sacrificio necessario per garantire la sicurezza a chi sta lavorando nell’anfiteatro. E per rispetto ai turisti”

foto Martin

L’Arena chiude al pubblico di turisti italiani e stranieri proprio in uno dei ponti, quello del 25 aprile, più affollato. La decisione è stata presa, a malincuore, dalla Giunta comunale dopo aver constatato che la presenza del pubblico durante l’allestimento dell’anfiteatro per i concerti sarebbe stata molto rischiosa. Il monumento, come spiegato dall’assessore alla Cultura e turismo Marta Ugolini, riaprirà il 25 aprile con la possibilità di visita fino alle 15 (ultimo ingresso alle 14.30) per consentire l’allestimento degli spettacoli in calendario. Sempre che la pioggia non faccia slittare i lavori. La chiusura dell’Anfiteatro, spiega l’assessore, si è resa necessaria per ragioni di sicurezza dei visitatori, visto l’aumento dei flussi, in quanto sono state riscontrate delle criticità legate al cantiere per l’allestimento del palco e delle sedute, che non garantiscono le condizioni di visitabilità. “Non volevamo che la visita al monumento diventasse in realtà la visita a due cantieri, senza possibilità di apprezzare la bellezza e il valore del luogo e mettendo anche in difficoltà le guide turistche”. Allo stato attuale infatti le zone libere in Arena sono molto ridotte perché in realtà i cantieri di lavoro sono due. “Un cantiere interno è quello tecnico per la riparazione dei gradoni rovinati dalla caduta della Stella, con conseguenti verifiche statiche su arcovoli e gradinate per accertarsi che non abbiano subito danni”. Il secondo cantiere all’opera è poi quello per l’allestimento interno, con la posa delle sedute sulle gradinate e in platea. Il palco è già montato. E’ naturale che la presenza del pubblico ostacolerebbe la sicurezza di chi sta lavorando. Purtroppo i tempi per liberare l’Arena dai resti della Stella sono stati lunghi e siamo arrivati a ridosso dei concerti”. Il 25 aprile si esibirà infatti alla sera Lazza e rimandare l’evento non era possibile: “Abbiamo preferito questo sacrificio, assicurando il rimborso a tutti coloro che hanno già acquistato il biglietto on line. Saranno aperti il Teatro Romano e il Lapidario maffeiano per accontentare comunque i nostri turisti”.