Arrivano finanziamenti per la Fondazione Arena… Ma si rischia lo scioglimento del Cda Dalla Legge di Bilancio 2022 spuntano 150 milioni di euro in due anni per le istituzioni lirico sinfoniche. Tra i requisiti nel bilancio consuntivo dell’esercizio 2021 per avere i fondi, deve essere indicato un patrimonio disponibile negativo e, purtroppo, Verona ce l’ha

Sono in arrivo finanziamenti per la Fondazione Arena, ma la condizione, come spiega il senatore Pd Vincenzo D’Arienzo. è quella di non produrre disavanzo d’esercizio. Un gran bello sforzo. Ma andiamo con ordine.
Dalla Legge di Bilancio 2022 arrivano 150 milioni di euro in due anni per le Fondazioni Lirico Sinfoniche italiane.
Nel dettaglio, spiega il senatore Pd Vincenzo D’Arienzo, sarà istituito un fondo con dotazione pari a 100 milioni di euro per l’anno 2022 e 50 milioni di euro per il 2023 per l’assegnazione di un contributo finalizzato a incrementare il fondo di dotazione delle fondazioni.
“Un’ importante risorsa , dice, alla quale può aderire anche la Fondazione Arena. Infatti, tra i requisiti per avere i fondi c’è quello che nel bilancio consuntivo dell’esercizio 2021 sia indicato un patrimonio netto negativo o un patrimonio disponibile negativo e, purtroppo, la Fondazione Arena ce l’ha’’.
Infatti a fronte di un patrimonio indisponibile di 28.181.788 milioni di euro nel 2020, la Fondazione Arena ha un patrimonio netto di 24.921.689 mln (24.857.571 mln nel 2019 e 21.982.978 mln nel 2018). Ciò fa sì che il patrimonio netto disponibile sia negativo per 3.260.099 milioni (stabile sul 2019 con – 3.324.217 mln ed in riduzione sul 2018 con – 6.198.810 mln).
Per quanto concerne i debiti, la Fondazione ne ha per 29.182.730 milioni nel 2020 (stabili nel 2019 con 29.950.787 mln ed in diminuzione sul 2018 con 34.259.539 mln).
Valutando il confronto tra il valore della produzione, ovvero 21.346.763 nel 2020 (anno Covid), ma prendendo come riferimento il 2019 con 49.436.044 mln simile a quello 2018 con 47.075.104 mln, con i costi della produzione – che sono 21.246.349 nel 2020 (anno Covid) e 46.240.327 mln nel 2019 oltre a 43.610.663 mln nel 2018, “posso ragionevolmente dire che la Fondazione non riuscirà a breve né a ridurre il livello del debito e men che meno a fare importanti investimenti destinati ad incrementare l’attivo patrimoniale’’.
La conferma arriva anche dal risultato di esercizio: 64.119 euro nel 2020 (anno Covid), ma appena 2.874.590 mln nel 2019 e altrettanti 2.679.157 mln nel 2018. “Non parliamo poi del rilancio delle attività di spettacolo dal vivo mediante l’acquisto di beni strumentali, mobili e immobili- continua- nonché mediante la realizzazione di opere infrastrutturali volte all’adeguamento tecnologico, energetico e ambientale dei teatri e degli altri immobili utilizzati per lo svolgimento delle relative attività. Si tratta di azioni urgenti e importanti, ma che la Fondazione non potrà riuscire a fare, visto la condizione economica in cui versa’’.
D’Arienzo ricorda che “anche molte altre Fondazioni lirico sinfoniche sono nella medesima condizione, ma in questo caso il “mal comune mezzo gaudio” non è sufficiente. I fondi che il Governo ha deciso sono più che necessari per rafforzare le Fondazioni lirico sinfoniche. Attenzione, però. Se la Fondazione Arena chiede il contributo e malauguratamente producesse disavanzo d’esercizio che riduce il patrimonio indisponibile, anche per un solo anno, il Ministro della cultura disporrà lo scioglimento del consiglio di indirizzo e la Fondazione sarà sottoposta ad amministrazione straordinaria.
Auspico un’attenta valutazione affinché non si realizzi questa scelta dolorosa’’, conclude il senatore Pd.