Artigiani veneti convocano i politici Nella nostra Regione operano oltre 360mila imprese con quasi 700mila occupati

“Gli attuali intenti del Governo di dare concreta attuazione ad una riforma del fisco, siano l’opportunità per offrire maggior competitività alle micro e piccole imprese, vero asse portante del sistema produttivo ed economico del nostro Paese”. Ha aperto con queste parole il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto l’incontro con Senatori ed Onorevoli eletti in Veneto, per presentare loro il dossier di Confartigianato Imprese Veneto con i punti critici su cui occorre agire al più presto. Presenti gli Onorevoli Giorgia Andreuzza (LEGA); Raffaele Baratto (FORZA ITALIA); Ingrid Bisa (LEGA); Massimo Bitonci (LEGA); Silvia Covolo (LEGA); Roger De Menech (PD); Franco Manzato (LEGA); Sara Moretto (Italia Viva); Raphael Raduzzi (MISTO); Diego Zardini (PD) e i Senatori: Antonio De Poli (FORZA ITALIA); Sonia Fregolent (LEGA); Barbara Guidolin (M5S); Nadia Pizzol (LEGA); Paolo Saviane (LEGA); Daniela Sbrollini (PD); Roberta Toffanin (FORZAITALIA).
A coadiuvare la presentazione tecnica e dare un necessario quadro di insieme nazionale, è intervenuto anche il responsabile fiscale di Confartigianato, Andrea Trevisani.
“Il nostro Paese – ha affermato – sta per affrontare un’occasione storica attesa da tempo: semplificare il sistema fiscale nel suo complesso e ridurre, stavolta sul serio, il carico fiscale, facendo in modo che un nuovo fardello non finisca per gravare sulle spalle dei ceti produttivi che bene o male sono quelli in grado di far ripartire il Paese dopo la batosta del Covid, e sul ceto medio, l’unico in condizione di far crescere la domanda interna. Come? Riducendo la pressione fiscale, gli adempimenti e la burocrazia! Questi i 3 ambiti più critici, che si sviluppano in 9 aree tematiche, su cui agire per ridare competitività alle Mpi”.
RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE: con una riforma dell’IRPEF, rivedendone gli scaglioni; con un reale riordino del sistema delle detrazioni; con la possibilità di applicare aliquote agevolate sugli utili reinvestiti in azienda; preservando l’esistenza e l’efficacia dei regimi agevolati; concentrandosi sugli aspetti sostanziali dei controlli, ridimensionando i tempi di prescrizione dell’accertamento.
REVISIONE DEGLI ADEMPIMENTI: con l’utilizzo di tutti i dati e le informazioni già forniti dai contribuenti, semplificando ed evitando le comunicazioni doppie; con l’eliminazione dello split payment, del reverse charge, della ritenuta dell’8% sui bonifici per detrazioni edilizie e del visto di conformità;
RIFORMA DELLA BUROCRAZIA: con un riordino della normativa e razionalizzandone le fonti;
garantendo, veramente, il contribuente di non subire sanzioni in caso di oggettiva incertezza applicativa della norma.