ArtVerona, un’inedita scelta visiva Una forma di comunicazione innovativa caratterizza l’edizione organizzata quest’anno

Ritorna anche quest’anno ArtVerona, l’esposizione di arte moderna e contemporanea, ormai considerata spazio di incontro e confronto tra più pubblici e generazioni, finalizzata
a coinvolgere persone appassionate d’arte, collezioniste e collezionisti, curatrici e curatori di musei e gallerie.
Promossa da VeronaFiere, realizzata grazie a un gruppo di professioniste e professionisti delle arti visive e diretta dal curatore e promotore d’arte Stefano Raimondi, la diciasettesima edizione del format si annuncia, attraverso l’hashtag Italian System, come punto di riferimento per il sistema dell’arte italiano.
L’obiettivo primario di ArtVerona è far emergere proposte artistiche del panorama nazionale e internazionale attraverso un focus specifico sull’arte emergente e due macro sezioni: la Main section, con opere di artiste e artisti di fama, e una seconda area dedicata alle proposte meno note e più giovani, all’insegna della sperimentazione e della contaminazione. Impossibile raccogliere in poche righe gli svariati progetti culturali in scena nell’edizione 2022. Si segnalano, tra i tanti, Evolution, indirizzato a tecnologie e linguaggi sperimentali; Habitat, focalizzato sulla presentazione di spazi immersivi capaci di offrire un’esperienza di
visione coinvolgente e inedita; Introduction, dedicato alla presentazione di spazi espositivi storici; Lab, concentrato sulle realtà no profit di arte contemporanea attive in Italia; Next, centrato sui linguaggi artistici innovativi; Pages, con riviste di settore che raccontano il sistema dell’arte; Solo, con stand monografici di artiste e artisti italiani degli anni Novanta. Non mancheranno gli approfondimenti di personalità internazionali quali, a titolo di
esempio, Chrissie Iles, curatrice del Whitney Museum di New York e i dialoghi con istituzioni pubbliche e private del territorio, attraverso il ricco programma Art & The City.
Le criticità di questi ultimi anni e il contesto socioeconomico in continuo mutamento hanno richiesto un ulteriore sforzo creativo e un modello espositivo nuovo, permanente e accessibile in forma fisica ma anche capace di integrare modalità fruitive digitali.
Particolarmente interessante è l’identità visiva con la quale ArtVerona si propone al pubblico dal 2021 veicolando e incorporando significati simbolici che le sole parole non
sarebbero state in grado di trasmettere.
La singolare scelta visiva, ideata dal gruppo di creativi bergamaschi dello Studio Temp, presenta immagini coordinate di paesaggi naturali italiani considerati emblema dell’Italian System che la rassegna vuol promuovere e lanciare. Un simile modello di comunicazione visiva potrebbe contribuire a incrementare il processo di costruzione identitaria dei tanti luoghi, noti e meno noti, disseminati nella nostra penisola, supportando in modo dinamico e adattivo le strategie territoriali di sviluppo dell’arte contemporanea. Le immagini guida selezionate, rese con tecniche digitali ancor più suggestive e oniriche, ci parlano dell’Italia tutta (il Monte Bianco, la Baia delle Zagare, la Scala dei Turchi, le Terme di Saturnia) e, per il territorio veronese, passano attraverso le splendide colline della nostra Valpolicella.
La scelta comunicativo-visiva adottata per promuovere la rassegna, si avvale di paesaggi in movimento, identificativi del nostro tempo precario e misterioso, rappresentati in forme distorte, mosse e liquide per testimoniare l’energia e le prospettive che le nuove sfide ci richiedono ma, forse, anche i timori e le inquietudini che questi anni difficili e incerti ci stanno obbligando a vivere.