AUTONOMIA E GARANZIA SU IMPRESE E TASSE

Adesione alla richiesta referendaria di maggiore autonomia, ancorata però al «raggiungimento di alcuni obiettivi e competenze, strettamente legati alle esigenze delle imprese»; sostegno convinto alla volontà di completare la Superstrada Pedemontana, ritenuta un’opera strategica per l’intero Nordest; allarme per l’onda lunga dei Pfas e i potenziali contraccolpi dell’inchiesta sull’attività dell’«incolpevole» distretto conciario vicentino. È il viatico di Confindustria Veneto a Luca Zaia, a conclusione del breafing a porte chiuse tra il governatore e il direttivo degli imprenditori, voluto e presieduto da Matteo Zoppas. Un’ora e mezza di colloquio, inaugurato dall’esponente leghista che ha definito la consultazione popolare «un’opportunità storica capace di sbloccare dall’impasse centralista le riforme di cui abbiamo assoluto bisogno», indicando nel «consenso plebiscitario dei veneti, molto superiore al 50% richiesto» il requisito necessario a negoziare con il Governo «l’applicazione integrale di quanto previsto dall’articolo 116 della Costituzione e cioè il trasferimento di tutte le competenze previste, le stesse in sostanza che oggi sono in capo a Trento e a Bolzano». Una linea sposata senza tentennamenti dai rappresentanti territoriali – Anna Viel (Padova), Antonella Candiotto (Treviso), Luca Barbini (Belluno), Luciano Vescovi (Vicenza), Michele Bauli (Verona) – affiancati nell’occasione da Francesco Peghin, il presidente della Fondazione Nord Est.