Avvocati, scacco matto anzi…d’Atto La squadra ha affrontato tracce di diritto civile e penale portando a casa l’argento

La Scuola Forense dell’Ordine degli Avvocati di Verona ha partecipato a Trento alla VII edizione del torneo nazionale di retorica forense “Scacco d’Atto”, nato dall’intuizione del Consigliere del CNF, l’avvocato Vincenzo Di Maggio. La delegazione veronese, al suo esordio nella competizione, dopo aver disputato un’ottima finale contro la Scuola Forense dell’Alto Tirreno, si è aggiudicata il secondo posto.
“Il risultato ottenuto dal gruppo veronese è la conferma dell’impegno, dell’attenzione e della sensibilità, non solo professionale, ma anche personale, che l’ordine scaligero ha sempre posto quali elementi essenziali nell’avvicinare i giovani all’avvocatura, offrendo loro ogni occasione utile per poter, da una parte, constatare l’importanza e la rilevanza sociale della toga, e, dall’altra, dimostrare come sia possibile affrontare sin dall’inizio la professione nella prospettiva fondamentale dell’obiettivo che quest’ultima si prefigge, la tutela delle persone e dei diritti nel rispetto delle regole non solo tecniche, ma anche deontologiche.” riferisce il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Mauro Regis. A partecipare le “scacchiste” dotoresse Valentina Boni, Valeria Benedetti, Lara Biancardi, Francesca Longo e Siria Antolini (da sinistra in basso nella foto) accompagnate dalla Direttrice Avv. Francesca Castoldi e guidate nella preparazione dalle Consigliere della Scuola Forense Elisabetta Limoni e Francesca Pellicini e dai Tutor Sara Mafficini ed Andrea De Luca. Le squadre, composte da due partecipanti per ogni disputa, si sono affrontate in gironi all’italiana su tracce di diritto civile e penale precedentemente selezionate e sulle quali hanno sviluppato le linee difensive, assumendo di volta in volta la vesti del difensore dell’attore o del convenuto, dell’imputato o della parte civile. “È stata un’esperienza altamente formativa sia sotto il profilo giuridico che umano ed un’occasione di confronto e crescita per le nostre dottoresse, alle quali va il mio più sentito plauso, che si sono distinte sia per il livello di approfondimento giuridico delle varie dispute, sia per un comportamento improntato ai valori di una sana e rispettosa competizione” precisa la Direttrice Francesca Castoldi, la quale prosegue: “tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il sostegno della presente consiliatura in persona del nostro Presidente Mauro Regis, così come della precedente consiliatura in persona della Presidente Barbara Bissoli, che per prima mi ha spinta a buttare il cuore oltre l’ostacolo ed affrontare questa nuova avventura. Infine un sentito grazie a tutti i colleghi che a vario titolo si sono resi disponibili ad accompagnare le nostre dottoresse. Tale è l’entusiasmo che stiamo già pensando alle selezioni per l’edizione del prossimo anno che si svolgerà a Lucca”. Questa medaglia d’argento dimostra la vivacità del Foro veronese, portatore non solo di ferma e precisa competenza, ma anche di valori personali che ben fanno sperare per il futuro della classe forense.