Babylon e la storia della settima arte L’ultima traboccante fatica di Damien Chazelle che ha raggiunto la maturità registica

La nuova puntata di Le perle del cinema in streaming è dedicata al grande regista Damien Chazelle e a due suoi film: la sua ultima, traboccante e ricchissima fatica di nome Babylon, e la sua opera seconda, Whiplash, grazie alla quale ormai dieci anni fa l’autore americano raggiungeva la maturità registica e si imponeva, col suo talento, nel panorama cinematografico internazionale.
Babylon (Sky OnDemand – 2023)
1926, Los Angeles. Il tuttofare Manuel Torres trasporta con successo un elefante a una delle sfarzose feste delle Kinoscope Studios, durante la quale conosce l’aspirante diva Nellie LaRoy. Una strana concomitanza di eventi gli permette poi di addentrarsi sempre di più nel business della settima arte, mentre Nellie inizia a farsi notare come star del cinema muto…Esagerato, sfarzoso e filologico, l’opera magna di Chazelle è un omaggio al cinema e alla fiamma che lo ha forgiato sin dalla sua nascita alla fine del XIX secolo, animandolo ancora oggi con la creatività degli artisti e la passione di tutti i cinefili del mondo. Immergendosi in una ricostruzione della storia della settima arte a metà tra sogno e realtà, il regista americano racconta anche sé stesso e la sua vicenda artistica, incarnandosi nel giovane Manuel Torres: messicano forse sprovveduto, ma pieno di speranze, idee e soluzioni creative da mettere al servizio della strabiliante macchina produttiva che è il cinema. Così Babylon si snocciola nelle sue tre ore di durata, tra spettacolari sequenze di feste e bagordi, momenti privati di formazione e crescita dei personaggi, e quelle spettacolari scene durante le quali la magia della settima arte prende finalmente forma: un miracolo al quale nessuno riesce a credere, capace di reiterarsi ogni volta che, su un set, tutte le maestranze danno il meglio di sé affinché gli ingranaggi si incastrino alla perfezione. Et voilà. L’opera è conclusa, il film esiste, allo spettatore l’onere e l’onore di giudicarne il valore.
Whiplash (Amazon Prime Video – 2014)
Andrew, diciannove anni, ha la determinazione della gioventù e il sogno di diventare il miglior batterista jazz della sua generazione. Dopo aver superato le ardue selezioni per il conservatorio di Manhattan incontra il professor Terence Fletcher, che trasformerà la sua passione in vera ossessione.Fallimento e ripetizione. Su questo binomio si fonda il nucleo portante della narrazione di Whiplash, cinico racconto della nascita di un’ossessione messo in scena con abbondanze di scene in solo e primisssimi piani dei due protagonisti. Loro due e solo loro due, Terence e Andrew, in una stanza a urlarsi contro a suon di batteria finché le dita non sanguinano e la perfezione dell’esecuzione non è raggiunta. Nel suo lento incanalarsi dentro il genere del romanzo di formazione, l’opera seconda di Chazelle ne schiva i cliché principali, virando su un pessimismo cosmico più de-formativo che formativo, ma anche più realisticamente duro che telefonato. La qualità registica e le pregevoli interpretazioni di Miles Teller e J.K. Simmons valgono poi da sole la visione del film.
Maria Letizia Cilea