Barbie e la controversa realtà umana Ha sbancato i box office mondiali e ora approda su Sky per chi non lo ha ancora visto

Artiste, registe, campionesse d’incassi: dedichiamo quest’uscita di Le perle del cinema a Greta Gerwig, cineasta americana che dopo aver sbancato i box office mondiali con Barbie (1,446 miliardi di incassi worldwide), vede proprio la sua ultima fatica approdare su Sky OnDemand, per la gioia di quei pochi che hanno mancato di vederlo in sala e che ora potranno goderselo in versione casalinga. In coda, come sempre, un rapido consiglio su un’altra imperdibile opera della sua filmografia.
BARBIE (2023 – Sky OnDemand)
Afflitta da terribili pensieri umani, Barbie lascia Barbieland e si avventura nel mondo dei comuni mortali per trovare delle risposte alla sua inquietudine. Le segue Ken, che tra una galanteria e l’ennesimo gesto di corteggiamento della ragazza, trova il tempo di esplorare anche lui la controversa realtà umana. Ciò che scoprirà finirà per rivoluzionare gli equilibri di Barbieland…
Oltre che per il record di incassi capace di scalzare qualsiasi altra produzione dal regno fatato dei giganti del box office, Barbie resterà nella storia del cinema anche per essere riuscita nell’impresa di mescolare, in un equilibrio quasi perfetto, la logica del blockbuster d’intrattenimento duro e puro con la vena autoriale che caratterizza tutti i lavori della talentuosissima regista americana Greta Gerwig. Riuscitissima dal punto di vista commerciale e di marketing – basti vedere il boom di merchandising e marchio Mattel e Barbie degli ultimi mesi – anche sul piano più strettamente cinematografico l’opera dedicata alla bambola più amata del mondo vince la sua scommessa con il pubblico: la cura impiegata nella rievocazione dell’universo ludico Barbie è infatti ammirevole, e mira a stringere l’occhio a tutti coloro che, tra gli anni 80 e i primi 2000, passavano i loro pomeriggi con le adorate bambole Mattel, inventando storie, avventure o guardando i primi cartoni animati 3D a loro dedicati. L’enorme lavoro di sintesi di un immaginario collettivo fanciullesco si affianca poi a un finissimo lavoro di sceneggiatura, che si snoda attorno a temi pop contemporanei come la conquista dell’indipendenza femminile e la condanna – ironicissima – di una mascolinità tossica più imperante di quanto si immagini. L’incredibile lavoro di scenografia, unito alle musiche e coreografie brillantemente interpretate dagli attori protagonisti, traduce in una vera e propria esperienza cinematografica un film destinato a restare negli annali della storia.
LADY BIRD (2017 – Netflix)
Vita e disavventure dell’adolescente Christine (aka Lady Bird) e del suo percorso di crescita vicino e lontano da casa.
Folgorante esordio alla regia di Gerwig, Lady Bird è una coming of age story fuori dagli schemi che vede protagonista una giovane donna in cerca della sua identità vivere dentro una realtà che le sta stretta: una normalissima ribellione adolescenziale si sviluppa però attraverso snodi di trama non convenzionali e un’approfondita costruzione della psicologia dei personaggi, trasformando il film in una delle più belle sorprese del cinema indipendente americano degli ultimi 10 anni.
Maria Letzia Cilea