Barriere architettoniche, una città davvero per tutti

“Servizi alla persona mirati, una maggiore spinta per l’inserimento nel mondo lavorativo, l’abbattimento delle barriere architettoniche ancora presenti in città: questa è la strada per garantire a tutti i veronesi pari opportunità e pari diritti. Senza differenze. Il primo atto della nuova amministrazione dovrà quindi essere quello di mappare insieme alla associazioni di riferimento e con il coinvolgimento della Consulta le criticità per poi fare scala di priorità di intervento”. Così la candidata sindaco Orietta Salemi ha presentato alcune proposte in tema di disabilità e accessibilità. Assieme a lei, il deputato Diego Zardini, da sempre in prima linea sul tema con la sua attività in Parlamento. Orietta Salemi ha incluso nel suo programma elettorale, nella parte dedicata a “Prendersi cura della persona”, le problematiche relative ai soggetti disabili, i quali hanno bisogno di attenzione con servizi socio-sanitari all’altezza dei problemi che tale categoria vive sulla propria pelle. Diego Zardini ha ricordato che, secondo l’Organizzazione internazionale per il lavoro, il non impiego delle categorie protette produce una perdita di ricchezza valutabile tra l’1% e il 7% del PIL mondiale e che l’ultima indagine condotta dall’Istat, confermata dall’ufficio per i diritti dei portatori di handicap delle Nazioni Unite, rileva che la disoccupazione tra i portatori di disabilità è tra il 50 e il 70 per cento nei paesi industrializzati e in Italia raggiunge una punta dell’80 per cento. Nel fine settimana, in piazzetta Navona era arrivato anche Matteo Richetti, deputato Pd al quale, tra le altre cose, si deve la recente proposta di legge per il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari.