BONATO: “SONO PRONTO AD AZIONI CLAMOROSE” Contro il caos rifugiati nel veronese, la proposta shock del candidato al consiglio comunale che si vuole incatenare per fermare l’ingresso di nuovi profughi ad Avesa

“Il business dell’accoglienza continua a destare paura, sconcerto e preoccupazione ad Avesa. Per interessi economici di qualche imprenditore amico di Renzi e del Partito Democratico la nostra frazione è stata invasa e soffocata da centinaia di immigrati provenienti da altre strutture di accoglienza della provincia scaligera, “colonizzando” di fatto e impadronendosi di Avesa. Sono pronto ad azioni eclatanti, la situazione è ormai fuori controllo, fermerò eventuali nuovi arrivi anche a costo di incatenarmi e fermare il loro ingresso”. Questa la proposta shock di Mauro Bonato, esponente di punta della Lega Nord e candidato alle prossime elezioni amministrative in Consiglio comunale sulla drammatica situazione che da ormai più di un anno sta interessando la vivibilità e la sicurezza dei cittadini avesani. L’ex parlamentare leghista si schiera così contro l’invasione di massa dei migranti nel piccolo centro, una volta considerato tra i più belli e tranquilli del territorio veronese:  “I cittadini non dormono più la notte perchè impauriti dai continui atti vandalici e furti nelle abitazioni ad opera di questi presunti “rifugiati”. E’ ora di dire basta a questo scempio, è ora che le cose cambino. I residenti di Avesa hanno dovuto subire in silenzio in questi mesi inaccettabili imposizioni giunte dall’alto, ritrovandosi a vivere situazioni assurde e pericolose. Oggi è toccato ad Avesa, domani toccherà ad altri quartieri veronesi (recentemente il leghista aveva denunciato gravi casi di bivacchi e disturbo ad opera di immigrati anche a San Zeno). Il vero razzismo è quello di chi anche qui a Verona utilizza la vergognosa politica del falso buonismo – conclude Bonato – La sinistra e i suoi alleati hanno fatto si che Avesa sia diventata una vera e propria “tendopoli” tra l’indifferenza generale, generando una vera e propria emergenza sociale. Visto che questi personaggi politici hanno così a cuore le sorti e l’ospitalità di migliaia di extracomunitari organizzino campi di accoglienza nelle città da loro governate, come Brescia, Vicenza e Trento. Se, a quanto sembra, sono previsti nuovi arrivi di profughi sono pronto ad ostacolare il loro ingresso ad Avesa anche a costo di incatenarmi per non farli passare”.