“Bozza” e risposta. La polemica sulla supercoppa di volley Il consigliere comunale tosiano, candidato alle regionali, se la prende con Sboarina e l’assessore Rando (anche lui candidato), per la mancata disputa del match in Arena: “Ennesima promessa mancata”. Venturi (d.g. Bluvolley): “Basta polemiche e strumentalizzazioni: serve sostegno!”

La Lega di pallavolo di Serie A, in collaborazione col Co­mune di Verona e la Blu­vol­ley, aveva pensato di or­ga­niz­zare in Arena la finale di Supercoppa maschile, in pro­gramma il 25 settembre. I sopralluoghi e le questioni tecniche sono andati avanti per settimane, sembrava che la cosa fosse fattibile, le immagini sarebbero finite in tutto il mondo, la pallavolo italiana e la città avrebbero avuto una vetrina di grande prestigio. Domenica, inve­ce, il sindaco Federico Sbo­arina e l’assessore allo Sport Filippo Rando, che alla partita nell’anfiteatro a­vevano creduto parecchio, hanno ricevuto la telefonata del presidente della Lega, Massimo Righi, il quale gli ha comunicato che per mo­tivi legati all’umidità e alla scivolosità del terreno di gioco gli atleti sarebbero sta­ti a serio rischio di in­fortunio. L’esperimento di Vicenza, dove le donne del volley hanno giocato in piazza dei Signori, non ha dato esito positivo. Quindi il cambio di sede per la finale degli uomini. All’ammi­ni­stra­zione cittadina non è rima­sto che riferire la de­cisione dei vertici nazio­nali del vol­ley. Ma il consigliere comu­nale Alberto Bozza, can­didato tosiano nella lista di Forza Italia, si è scagliato con­tro Sboarina e Rando (anche lui candidato, in Li­sta Zaia): «Si tratta del­l’ennesima promessa non mantenuta. Niente finale di Supercoppa in Arena. An­cora una volta la città paga i fallimenti di questa ammini­strazione. Si tratta di una nuova occasione mancata per Verona». All’organiz­za­zione dell’evento, dice­va­mo, avrebbe partecipato in prima linea la Bluvolley, che per bocca del direttore ge­nerale Fabio Venturi ha risposto senza girarci at­torno: «Leggiamo con a­marezza che la partita che avrebbe dovuto disputarsi in Arena è diventata argo­mento da campagna eletto­rale. Spiace dover scendere su questo campo: ci trovia­mo sicuramente meglio su quello di gioco, il taraflex. L’u­midità che potrebbe depositarsi sulla super­fi­cie», ha sottolineato Ven­turi, «essendo un evento al­l’aperto, come ci ha inse­gnato la partita di Vicenza non ci permette di garantire l’incolumità dei giocatori. La certezza di azzerare l’umi­dità non la garantisce al­cuna strumentazione o soluzione tecnica, nono­stante i diversi progetti te­stati di giorno e di notte. Credo», ha concluso il d.g. della Bluvolley, «che in questo momento avremmo bisogno di sostegno, e non di polemiche. Non solo noi, ma tutto lo sport e tutta la città». La finale potrebbe comunque disputarsi a Ve­rona all’Agsm Forum in presenza del 25 per cento degli spettatori. In queste ore la Bluvolley e il Comune attendono la risposta della Regione Veneto.