Buoni spesa e nuove povertà

I buoni spesa distribuiti durante l’emergenza Coronavirus diventano cartina tornasole delle nuove povertà. Della loro nazionalità, quartiere di residenza e posizione lavorativa. La maggior parte delle richieste, infatti, è stata presentata da famiglie che prima del Covid non avevano bisogno di un sostegno. Delle 3.100 domande accolte dal Comune, il 73 per cento è arrivato da persone che non erano mai state aiutate prima dai Servizi sociali comunali. Causa principale delle difficoltà economiche, la perdita del lavoro soprattutto in bar, ristoranti, luoghi di intrattenimento e spettacolo, coloro che lavorano principalmente con il turismo. Ma anche parrucchieri, estetiste, assistenza anziani. Questi i settori più penalizzati, oltre ai venditori ambulanti e porta a porta. Dei fondi stanziati dal Governo per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, al Comune di Verona sono arrivati 1 milione e 362 mila euro, somma integrata con ulteriori fondi fino al raggiungimento del milione e mezzo. A illustrare il report dei dati acquisiti dal Comune, il sindaco Federico Sboarina, in diretta streaming.