CAMERE DI COMMERCIO, NO AI TAGLI Il presidente del Parlamento Europeo, intervenuto in fiera all’assemblea di Confcommercio ha definito un errore la loro cancellazione. L’allarme di Arena

“La cancellazione delle Camere di Commercio sarebbe un errore, il sistema camerale é di grande aiuto allo sviluppo e all’internazionalizzazione delle imprese”. Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani partecipando all’assemblea annuale della Confcommercio di Verona che si è tenuta a VeronaFiere.“La riforma che ne prevede l’abolizione non risolverebbe problemi, anzi rischierebbe di crearne e di ridurre la competitività”, ha aggiunto Tajani. Che ricordando le missioni da lui organizzate quando ero commissario europeo all’industria ha definito “prezioso il ruolo delle Camere di Commercio”. Il presidente dell’Europarlamento ha inoltre sottolineato il ruolo “importante e qualificato dei corpi intermedi”, spronando le organizzazioni imprenditoriali a essere protagoniste anche fuori dai confini nazionali: “Serve più Italia in Europa a livello politico ed economico, Bruxelles è un’altra capitale dove gli italiani devono contare di più anche per tutelare le 4 milioni di piccole imprese che non possono essere soffocate dall’austerity. Dopo la Brexit, Italia e Spagna hanno il dovere di contare di più”. L’assemblea di Confcommercio Verona è stata dedicata quest’anno al “turismo 4.0”: il presidente dell’associazione Paolo Arena, componente la giunta nazionale della confederazione guidata da Carlo Sangalli, ha parlato delle sfide di un settore in crescita (i numeri parlano di 2 miliardi di viaggiatori entro i prossimi 15-20 anni, il Veronese lo scorso anno ha registrato una crescita delle presenze turistiche del 18,3% in città e del 7,3% sul lago di Garda), che rappresenta “il futuro non solo dell’economia ma della nostra società” e deve puntare “sull’utilizzo delle nuove tecnologia e sulla sostenibilità”. Un settore che ha bisogno di politiche definite, “di una cabina di regia” e deve però fare i conti “con un’illegalità diffusa e tollerata: sul mercato italiano si contano oggi oltre duecentomila alloggi che operano attraverso diversi portali che permettono di affacciarsi al mercato globale; il fisco Italiano e le istituzioni ne conoscono solo 33mila”.