CAMPOFIORIN SI RACCONTA CON CREATIVITÀ E TALENTO

Il Festival del Giornali­smo di Pe­ru­gia – in corso dal 5 al 9 aprile – ospita tra i tanti protagonisti anche Sandro Bo­scai­ni, presidente di Masi Agricola e di Feder­vini, intervenuto co­me relatore nella conferenza intitolata “Spirito libero: l’evoluzione della narrazione eno-gastronomica”. Al centro del dibattito i nuovi attori (i blogger) e nuovi strumenti (i social media) che stanno sempre più influenzando la comunicazione. Il presidente di Masi, intervenendo sul tema, ha testimoniato il valore e l’importanza di una buona com­u­nicazione, dando enfasi al ruolo del racconto quando si parla di vino e del mondo che lo circonda, non trascurando i po­ten­ziali rischi introdotti dalle nuove comunicazioni. “Il vino è per eccellenza un prodotto sintesi di contesto geografico, so­cia­­le e culturale” ha di­chiarato Bo­scai­ni “e come tale porta con sé un racconto più ampio, che tocca la storia, i valori e i profumi della terra e della cultura da cui trae origine.  Il nostro Campofiorin, che quest’anno festeggia il suo cinquantenario, è estremamente rappresentativo di questo”. Come esempio di eccezionale comunicazione del vino, Boscaini ha citato le parole del famoso scrittore e giornalista Goffredo Parise che ha raccontato e celebrato il Campofiorin in un articolo apparso sul Corriere della Sera nel 1985. : «C’è un vino chiamato Campofiorin che è una cosa meravigliosa. (…) Campofiorin aggiunge qualcosa alla nostra vita, come un bellissimo libro, come un verso di Omero, come il peso di un grappolo d’uva nella mano (…)». “Creatività, talento, passione e conoscenza  – conclude Boscaini – sono elementi imprescindibili di un buon racconto del mondo del vino e del cibo, con un costante fact-checking”.