Carichi di lavoro, sciopero all’Aia. I lavoratori incrociano le braccia allo stabilimento di Nogarole Rocca Alta l’adesione nelle sale del taglio dei polli, il cuore della produzione. Solidarietà Pd

C’è un declino nelle relazioni sindacali e umane e la rivendicazione, forte, di un trattamento più dignitoso e di ritmi e carichi di lavoro più sopportabili alla base dello sciopero allo stabilimento Aia di Nogarole Rocca, indetto unitariamente da Flai Cgil, Fai Cisl, Filaia Cisal e Uila.
Alta, attorno al 70%, l’adesione nelle sale taglio, che si articolano in taglio polli (circa 300 lavoratori e lavoratrici per turno) e taglio tacchini (circa 130 per turno), il cuore della produzione e anche della vertenza in corso, che riguarda, appunto, il rispetto dei ritmi e dei carichi di produzione, nonché il confronto, che viene sempre di più a mancare, tra delegati sindacali e responsabili delle linee di produzione. Si calcola che soltanto in questi due reparti circa 550-600 lavoratori abbiano incrociato le braccia.
“La decisione è stata presa al termine dell’incontro con il direttore del personale (al quale avevamo chiesto la partecipazione anche del direttore di stabilimento e dei capireparto) che non solo non ha fornito alcuna risposta alle questioni che i lavoratori e le lavoratrici avevano sollevato durante le assemblee svolte nei giorni precedenti, ma dove è stata annunciata unilateralmente la terziarizzazione di alcuni ulteriori posti di lavoro” spiegano Roberta Martinelli e Alessandro Mirabelli della Flai Cgil Verona.
“Il declino delle relazioni sindacali e umane si evidenzia anche dal picco di turnover che negli ultimi mesi ha visto ben 50 dimissioni dal lavoro, per la stragrande maggioranza motivate dallo scarso riconoscimento della dignità di lavoratori e lavoratrici” aggiungono.
Lo stabilimento di Nogarole Rocca occupa in totale 1.600-1.700 diretti, a cui si aggiungono alcune funzioni esternalizzate e la logistica.
Ai lavoratori dello stabilimento Aia di Nogarole Rocca è arrivata la solidarietà del Pd veronese.
“Confidiamo che la proprietà dia presto seguito alla disponibilità al dialogo ribadita anche dopo il grande sciopero- hanno detto Franco Bonfante, Segretario provinciale Pd Verona e Donata Gottardi, Responsabile Politiche del Lavoro della Segreteria provinciale Pd Verona- L’agroalimentare è uno dei settori di punta dell’economia veronese la cui crescita nel corso degli ultimi 50 anni è stata accompagnata e favorita da relazioni sindacali talvolta anche aspre ma sempre improntate al rispetto e al riconoscimento reciproco’’.