Casa Fedrigoni apre le porte alla città. Open day nella palazzina di viale Piave Sono in mostra foto d’epoca, campionari, progetti e matrici per la filigranatura

Venerdì 9 giugno la Fondazione Fedrigoni Fabriano presenterà al pubblico le ulteriori iniziative di conservazione e valorizzazione di Casa Fedrigoni a Verona (tra via Tombetta e viale Piave), il prezioso archivio del Gruppo Fedrigoni. Il mattino saranno accolte le autorità cittadine e non solo, mentre il pomeriggio, dalle 14.00 alle 18.00, tutti potranno prenotare una visita guidata gratuita all’interno dell’Archivio e vedere all’opera – tra significativi reperti storici e fotografici – il mastro cartaio venuto da Fabriano per mostrare dal vivo la fabbricazione della carta a mano, secondo le più antiche tradizioni. Promuove l’iniziativa la Fondazione Fedrigoni Fabriano, che ha sede a Fabriano (AN) e che cura l’Archivio di Casa Fedrigoni: in collaborazione con l’Associazione AGILE illustrerà in questa occasione alle autorità e agli studiosi il progetto ARCOVER (Archivi del Costruito del Territorio Veronese in Rete), che ha digitalizzato anche documenti, fotografie e progetti conservati a Verona nella palazzina-archivio di Casa Fedrigoni. Venerdì mattina enti e istituzioni del territorio veronese si incontreranno a Casa Fedrigoni per visitare l’Archivio che sarà presentato eccezionalmente da Chiara Medioli Fedrigoni, presidente della Fondazione, da Giorgetta Bonfiglio Dosio, professore ordinario di archivistica, presidente ANAI-Veneto e direttore della rivista “Archivi”, e dall’architetto Michele De Mori, presidente dell’associazione A.G.I.L.E. e coordinatore del progetto ARCOVER. Dalle 14.00 le visite saranno aperte a tutti su prenotazione. “Casa Fedrigoni è un piccolo ma significativo archivio industriale voluto da mio zio Alessandro, che ha scelto e raccolto in questo luogo molti materiali e donato tutti i documenti familiari che testimoniano la nascita e lo sviluppo dell’azienda nei suoi primi 130 anni di attività – spiega Chiara Medioli Fedrigoni -. Ma è anche un luogo della memoria di comunità e territori, un laboratorio da cui si può trarre ispirazione per nuove idee e applicazioni, un percorso fra tecniche, saperi specialistici, creatività, espressioni artistiche dei nostri clienti, in particolare per l’editoria e il packaging. Perché la carta è questo: un materiale versatile e affascinante, di uso quotidiano ma anche raffinato, espressione di cultura, tecnologia, emozioni e arte”.