CATTOLICA, NEI PRIMI 9 MESI L’UTILE NETTO VA A 56 MILIONI Per il presidente Bedoni, il Gruppo è pronto ad affrontare le sfide del mercato. Mazzucchelli:” Torna la redditività”

Al 30 settembre l’utile netto consolidato risulta di 56 milioni di euro. Il Gruppo Cattolica si avvia così a concludere con un buon risultato un anno ancora difficile per l’economia italiana ed è in condizione di affrontare le nuove sfide di mercato con il necessario respiro strategico e con la forza che le deriva dalla sua solidità patrimoniale e finanziaria”.  Non ha dubbi il presidente Paolo Bedoni presentando il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 del Gruppo Cattolica.  I primi nove mesi dell’anno hanno evidenziato un utile netto consolidato di 56 milioni (100 milioni a settembre 2015; -44%) e un utile netto di Gruppo pari a 45 milioni di euro (84 milioni a settembre 2015; -46,4%). Il terzo trimestre 2016, con un utile di Gruppo di 28 milioni, segna un ritorno ad una redditività ordinaria significativa dopo le svalutazioni sulle partecipazioni bancarie contabilizzate nella prima parte dell’anno che hanno negativamente pesato sui risultati semestrali. La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita ha raggiunto i 3.493 milioni di euro, in calo del 17,4% rispetto ai 4.230 milioni al terzo trimestre 2015. Questo dato in particolare per il ramo vita è influenzato dagli effetti negativi derivanti dalla situazione attraversata da Banca Popolare di Vicenza, che ne continuano a limitare la capacità di raccolta. Il combined ratio passa da 92,5% al 30 settembre 2015 a 93,2%. Tale leggero incremento consegue alla riduzione della redditività del ramo auto, a fronte del protrarsi del calo del premio medio che sta interessando tutto il mercato e agli effetti del terremoto del 24 agosto in centro Italia. Soddisfatto l’amministratore delegato Giovan Battista Mazzucchelli. “I dati del terzo trimestre”, ha detto, “segnano il ritorno alla redditività ordinaria rispetto alla semestrale su cui incideva il grosso delle svalutazioni bancarie”.