Catullo-Porta Nuova al rallentatore Bozza: lo sviluppo dello scalo frenato dall’atteggiamento poco costruttivo del Comune

Approvata dal Consiglio regionale del Veneto la mozione del Consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza che invita la Regione ad attivarsi con Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per la tempestiva realizzazione del collegamento ferroviario Aeroporto Catullo-Stazione di Porta Nuova.
Dice Bozza: “A oggi un reale progetto non c’è perché Ferrovie, quindi lo Stato, non lo ha mai concepito. Ora però con il Governo Draghi possono esserci condizioni diverse e pertanto trovo doveroso che in Regione si faccia squadra a livello istituzionale per poi interfacciarsi con Ferrovie con maggiore autorevolezza”.
Bozza sottolinea l’urgenza del collegamento ferroviario in un territorio come quello veronese: “Verona è all’incrocio dei principali corridoi infrastrutturali europei, è capitale fieristica internazionale e un polo turistico-attrattivo di eccellenza mondiale tra città antica, Valpolicella e Lago di Garda. Non avere un collegamento tra il nostro aeroporto e la città è una mancanza notevole; ancora più grave che se ne parli da decenni ma non si sia mai andati oltre gli studi di fattibilità. Adesso è il momento di accelerare e concretizzare un progetto che è stato inserito tra quelli strategici a livello nazionale”. È chiaro, prosegue il Consigliere regionale, che è anche Consigliere comunale, “che definire la realizzazione del collegamento ferroviario aeroporto-città può dare la spinta anche alla riorganizzazione e allo sviluppo infrastrutturale dello scalo medesimo”. Che però in questi ultimi anni ha rallentato “anche per la mancanza strategica delle istituzioni locali, in primis del Comune di Verona, socio pubblico di riferimento del Catullo”. “Il Sindaco uscente – sottolinea Bozza – ha perso buona parte del suo mandato a criticare l’azionista di maggioranza del Catullo, cioè la società privata Save, mentre sarebbe stato più utile per tutti se il Sindaco avesse impiegato il tempo del suo mandato a concentrare le energie per negoziare con la stessa Save più veloci e sostanziosi investimenti infrastrutturali, anziché a disperderle in sterili litigi’’.