Catullo, utile di 2,6 milioni. E Romeo slitta di sei mesi Una nuova assemblea dei soci a metà maggio per il rinnovo di Cda e presidente. Aumento di capitale previsto nel 2024

Prima assemblea dei soci dell’aeroporto Catullo per dare il via libera al bilancio d’esercizo degli scali di Villafranca e di brescia, che al 31 dicembre 2022 ha chiuso con ricavi consolidati a 53,8 milioni di euro, Ebitda a 13 milioni e un utile netto a 2,6 milioni. Come anticipato l’altro giorno dalla Cronaca di Verona, dunque, il bilancio finanziario è positivo ed è stato approvato all’unanimità dai soci; un’altra assemblea si terrà a metà maggio però per il rinnovo delle cariche visto che è in scadenza il consiglio di amministrazione, presidenza compresa. L’aumento di capitale sarà necessario nel 2024 a fronte dei rincari per i lavori di ampliamento.
Un altro ragionamento a parte andrà fatto invece sul bilancio di voli e passeggeri in vista di questa seconda assemblea, intanto i passeggeri del Catullo nel 2022 sono stati quasi 3 milioni, per la precisione 2.982.060, un dato ovviamente in ripresa rispetto al periodo della pandemia, ma al di sotto ancora dei consuntivi di qualche anno fa che superavano abbondantemente i 3,5 milioni e comunque al di sotto delle potenzialità dello scalo veronese. Va tenuto conto però che è in corso l’ampliamento dell’aerostazione e quindi è già tanto che non ci sia stata una riduzione dell’attività di traffico.
Nel 2022 il Catullo ha infatti recuperato l’82% dei volumi di traffico del 2019. “Un ottimo risultato, se si considera che nel 2019 il mercato russo, oggi totalmente assente, contava oltre 235 mila passeggeri, circa il 6,5% del traffico complessivo”, osserva il presidente Paolo Arena, che potrebbe essere confermato dai soci per un nuovo mandato salvo sorprese.
Il principale mercato è stato quello domestico, con quasi 1,4 milioni di passeggeri (46% del traffico
complessivo), mentre in campo internazionale è stato il mercato inglese a guidare la classifica, seguito da Germania, Albania, Spagna, Egitto e Grecia.
Nel corso dell’anno è ripresa l’operatività sulle destinazioni turistiche di lungo raggio, che hanno movimentato circa 30 mila passeggeri (principali mercati: Rep. Dominicana, Maldive, Tanzania e Kenya).
Nell’anno sono proseguiti i lavori di ampliamento dell’aerostazione (Progetto Romeo) avviati a luglio 2021, con la realizzazione delle strutture dell’avancorpo landside, del fabbricato airside e dei torrini. È stato realizzato il BHS provvisorio sul piazzale aeromobili, con messa in esercizio della prima linea per la successiva consegna al cantiere delle aree occupate dai vecchi BHS.
Slitta però l’inaugurazione: il termine dell’intervento, secondo quanto aveva comunicato sul suo sito la società Catullo era prevista per ottobre 2024, ma se ne riparlerà a maggio-giugno 2025 in tempo per le Olimpiadi invernali.
Il recupero del traffico prosegue anche nel 2023 rispetto al 2019: il primo trimestre dell’anno si è chiuso con 566.000 passeggeri, recuperando il 91% dei volumi 2019. Con l’avvio della stagione estiva ad aprile, il traffico si sta ulteriormente consolidando con circa 90 destinazioni servite da 25 compagnie aeree e con la prospettiva di una percentuale di recupero ancor maggiore sul 2019.
Infine l’aeroporto di Brescia ha confermato la sua vocazione di scalo cargo, gestendo un volume complessivo di quasi 39mila tonnellate di merce, in sostanziale equilibrio rispetto al 2021 (+26,9% rispetto al 2019). Scalo hub di Poste Italiane, il segmento postale ha rappresentato nel 2022 il 63% dei volumi cargo complessivi.