Ce l’ho, ce l’ho, manca, manca, ce l’ho Il mito delle Figurine Panini ha 60 anni ma conserva il fascino della prima volta

Buon compleanno Panini!
Esattamente 60 anni fa a Modena venne fondata una casa editrice italiana che segnò l’infanzia e non solo di tutti i grandi collezionisti italiani. La Panini si specializzò nella pubblicazione di fumetti, ma soprattutto nella pubblicazione delle mitiche figurine.
QUATTRO FRATELLI. L’azienda modenese fu gestita dalla Famiglia Panini, precisamente dai suoi quattro fratelli che riuscirono ad ampliarsi di anno in anno raggiungendo fatturati di 100 miliardi di lire. Fino al 1988, data in cui poi l’azienda venne ceduta al gruppo inglese Maxwell, la gestione fu nelle mani sicure dei fratelli Panini. I proprietari negli anni furono molti, ma il fascino delle figurine in Italia non svanì mai, tant’è che la Panini è divenuto il quarto editore in Europa nel settore dei ragazzi a sviluppare numerose iniziative nel settore dei nuovi media.
I CALCIATORI. Senza alcun dubbio, uno dei rami di maggior successo per la Panini in Italia fu quello dei “Calciatori Panini”. La raccolta delle figurine coi volti dei calciatori di Serie A e Serie B rappresenta tutt’ora un punto di riferimento per i grandi appassionati di calcio. Nella prima collezione Calciatori Panini, nel 1961, vediamo sulla copertina l’immagine del milanista Nilo Liedholm. Collezionare le figurine Panini rappresenta una grande passione, ma soprattutto un fondamentale strumento che favorisce la socialità.
LE DOPPIE. In passato e in molti casi anche oggi, comprare l’album delle figurine Panini è un modo per sentirsi integrati in un gruppo di amici, poiché permette di scambiare i doppioni, condividere istanti di gioia nel recarsi nelle edicole con le monetine per comprare le bustine e, per i più piccoli, costruire dei veri e propri racconti a partire dai volti dei protagonisti.
Al giorno d’oggi però, è sempre più raro incontrare bambini che collezionano le figurine Panini, questo perché il mondo della tecnologia ha preso nettamente il sopravvento.
Per favorire e incentivare nuovamente la collezione delle figurine, la Panini propone alcune iniziative e, proprio durante l’arco di questa stagione calcistica, ha spedito a numerose società calcistiche dilettantistiche numerosi album dei calciatori da consegnare gratuitamente alle scuole calcio.
GENITORI&FRATELLI. Per riavvicinare il mondo dei giovani e quello delle figurine Panini, un ruolo chiave è quello assunto dai genitori e fratelli o sorelle maggiori. Sono molteplici i racconti degli appassionati, compresi attualmente nella fascia d’età tra i 40 e i 60 anni, che narrano di numerosi giochi che si facevano in passato tra amici, in cui si mettevano in palio un paio di figurine o una figurina considerata rara.
Siamo innanzi ad un fenomeno a tuttotondo, un qualcosa di estremamente raro e prezioso che non va accantonato per nessuna ragione al mondo e che sostiene a pieno il movimento calcistico italiano.
In un paese in cui le squadre di calcio italiane arrancano a livello europeo, dove il campionato di calcio italiano è sempre meno seguito a causa degli eccessivi costi per gli abbonamenti e per la “noia”, sì proprio così viene descritta dai giovani di oggi, di guardare 90 minuti di partita, è necessario proporre delle iniziative che uniscano tradizione e contemporaneità, in cui si valorizza ciò che è stato, ma lo si affianca a qualcosa di unico e strettamente legato al mondo dei social network.
L’EMOZIONE. L’emozione nell’aprire le bustine, il posizionare bene la figurina all’interno del rispettivo quadrato/rettangolo e l’atto dell’incollarla sono delle pratiche uniche, non riscontrabili e non paragonabili con il mondo della tecnologia e gli appassionati devono unirsi al fine di accompagnare la Panini nel suo percorso di crescita, che non può assolutamente arrestarsi.
Diego De Angelis