C’è l’ok per mantenere “Amia in house” Tutti d’accordo, con qualche distinguo: “Buona scelta, ma ancora troppe cose in sospeso”

Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di ieri sera, con 30 voti favorevoli, lo stop definitivo al project financing di Amia, che dà il via libera al percorso per mantenere ‘in house’ la raccolta dei rifiuti e la cura del verde. Entro fine anno si giungerà all’affidamento diretto al Comune, operazione che permetterà di salvaguardare l’azienda e centinaia di posti di lavoro, oltre a rendere sempre più efficiente il servizio.
Con il documento, infatti, viene contestualmente confermato anche l’avvio del procedimento di riprogettazione del servizio integrato dei rifiuti del Bacino Verona Città. Il Comune di Verona, con AGSM – AIM Spa, è tenuto quindi ad avviare il procedimento per la predisposizione di un piano industriale ed un processo di riorganizzazione societaria, che valuti anche la gestione del servizio integrato dei rifiuti urbani del Bacino Verona Città, secondo un modello in house providing.
“Ultimo passaggio per la revoca definitiva del project financing di Amia – ha spiegato Bianchini -. Ora parte l’iter per l’in house. Un percorso sostenibile dal punto di vista economico-finanziario per il Comune di Verona, che mette la parola fine ad un project che avrebbe generato situazioni di rischio per il futuro di Amia e dei suoi lavoratori, che dal 2013 vivono nell’incertezza”.
“Non posso che esprimermi favorevolmente alla proposta – sottolinea il capogruppo di Sinistra Verona in Comune Michele Bertucco -, che arresta un procedimento contro il quale mi sono sempre opposto. Bene quindi la revoca del project, ma restano alcuni dubbi sulle future operazioni da effettuare per la ridefinizione della gestione del servizio”.
“Oggi non siamo ancora in grado di sapere quale sarà il futuro del lavoratori di Amia – dichiara il capogruppo Pd Federico Benini – e quali idee ci sono per la gestione dei servizi sostenuti dalla società. Ci troviamo quindi ad approvare una delibera che lascia molte domande in sospeso, fatta in velocità da questa Amministrazione”.
“Il primo interesse è che il servizio rimanga in mano pubblica e che venga tutelato il lavoro dei dipendenti Amia – evidenzia la capogruppo Gruppo misto Carla Padovani -. Troppo spesso i deficit delle società partecipate sono il frutto di contrasti politici e di scelte che non guardano al bene della città. Situazioni che devono far riflettere, per essere in grado di portare avanti gestioni più responsabili”.
“Siamo sicuri che la scelta migliore sia quella di mantenere in ‘house’ la raccolta dei rifiuti e la cura del verde? – domanda il capogruppo di Traguardi Verona Tommaso Ferrari -. Troppe cose non sono state valutate e manca una visione che ponga davvero al centro la qualità del servizio. Non ho nulla contro la revoca del project, ma non sono d’accordo sulla linea intrapresa dall’Amministrazione per la futura gestione del servizio”.
“Questa sera portiamo a termine una bella pagina di questa Amministrazione – dichiara il capogruppo Fratelli d’Italia Maria Fiore Adami -. Ci saranno da fare nuove valutazioni sul futuro di Amia, ma almeno ora si è impedita la continuazione di un percorso che ne avrebbe solo messo a rischio la gestione e il lavoro dei suoi dipendenti”.

Tosi ha qualcosa da dire: “Così non va”

“E’ da evidenziare che questa delibera approva oggi la revoca del project e non le successive scelte che saranno effettuate dall’Amministrazione per la gestione di Amia, sulle quali inizierà tutto un altro iter di valutazione – spiega il consigliere di Battiti per Verona domani Mauro Bonato -. Ricordo che questa decisione non è partita dall’Amministrazione ma dal Consiglio comunale stesso, che nel febbraio 2018, con l’approvazione di una mozione, ha detto sì alla prima sospensione del project. E’ stato l’importante inizio di questo fondamentale risultato”.
“Una delibera essenziale per Amia e per i suoi lavoratori – dichiara il capogruppo di FI Paola Bressan -. Una scelta sostenuta in primis dal Consiglio comunale, che questa sera porta a conclusione, con la revoca definitivamente del project financing di Amia un obiettivo importante prefissato da tempo”.
“Sono state ascoltate le preoccupazioni e le necessità dei lavoratori – sottolinea il capogruppo della Lega Nord Vito Comencini -. Una scelta coraggiosa, non facile, che interrompendo un percorso apre la strada a nuove riflessioni, che ora devono trovare la migliore gestione possibile per questo servizio essenziale della città”.“La delibera si limita a revocare il project, ma non entra nel dettaglio sull’affidamento diretto da parte del Comune di rifiuti e verde. E per questo abbiamo deciso di non votarla. Attendiamo che sia fatta chiarezza ”.
Amia ‘in house’? Flavio Tosi dice: “Siamo favorevoli, il punto è che Sboarina, dopo anni di promesse verbali e immobilismo sul piano pratico, ancora è confuso sul come e in che tempi procedere. E non sa ancora indicare quali sono i costi dell’operazione. La delibera arrivata in Consiglio ieri sera, infatti, non spiega nulla di tutto questo, ma si limita a revocare il project financing, senza però entrare nel merito o definire i dettagli sul futuro iter da seguire. Per esempio, sarà affidata ‘in house’ tutta Amia o solo una parte? E non una parola sul timing e i costi dell’operazione. Inoltre non è chiaro come l’azienda verrà scorporata da Agsm-Aim, si rischia un cul de sac perché è evidente che Amia sarebbe dovuta uscire da Agsm prima della fusione con Aim. In sostanza la delibera, così com’è, è irricevibile per la sua incompletezza, non a caso abbiamo scelto espressamente di non votarla. Mi sembra che ancora una volta si prendano in giro i dipendenti di Amia, i quali da anni attendono chiarezza dal Sindaco Sboarina; la attendiamo anche noi, per poter discutere fattivamente e costruttivamente dell’affido in house. “Durante il mio mandato da Sindaco, infatti, l’Unione europea vietava espressamente gli affidamenti diretti “in house”, per questo il project era il solo strumento per garantire ad Amia il servizio di raccolta rifiuti e gestione del verde. Oggi le regole europee sono cambiate e infatti noi siamo favorevoli all’affidamento in house, ma vorremmo sapere – e lo vorrebbero sapere pure i lavoratori di Amia – come il Sindaco, al di là delle chiacchiere e degli annunci, intenda procedere”.