Cercasi gol disperatamente L’Hellas attesa da una complicata trasferta col Torino di Juric

Cercasi disperatamente gol. La sconfitta con l’Atalanta certifica il momento difficile del Verona.
Al termine di una gara giocata anche discretamente sotto il profilo dell’impegno e tattico i gialloblù escono dal terreno di gioco con un nulla di fatto.
Un solo punto nelle ultime quattro gare danno l’immagine di un Hellas in difficoltà.
Ma c’è un dato, soprattutto, che deve agitare i sonni dei tifosi. Il Verona non realizza una rete da tre gare consecutive. Niente gol con il Bologna, nessuno con Milan e Atalanta. E, purtroppo, nemmeno molte le occasioni create. Lo spettro della scorsa stagione è lì dietro l’angolo.
Lo scorso anno il Verona chiuse il campionato con sole 31 reti all’attivo, il secondo peggior attacco del torneo, peggio fece la Sampdoria, retrocessa senza appelli e, guarda caso, proprio lo Spezia battuto nello spareggio di Reggio Emilia.
Rispetto alla gestione Cioffi-Zaffaroni-Boccehtti questo Hellas ha certamente un altro passo, ha un’idea di gioco e, in fin dei conti, mostra anche una buona fase difensiva. Ma rimane aperta la questione gol.
Anche contro l’Atalanta Baroni ha alternato tutte le possibili bocche da fuoco a sua disposizione ma il risultato è stato lo stesso. Si è iniziato con Bonazzoli vertice alto supportato da Duda e Ngonge, si è finiti con il redivivo Henry con alle spalle Saponara e Suslov.
Ma il solo squillo è stato quello nel finale del giovane slovacco con Carnesecchi pronto alla respinta. In 90′ l’unico vero tentativo concreto di superare la coriacea difesa orobica.
Poco, davvero troppo poco. A Baroni mancavano anche un paio di alternative come Djuric e Mboula, assenti per problemi di natura muscolare, ma resta la pochezza tecnica del Verona in formato offensivo.
Bisogna forse anche uscire da alcuni dubbi tattici. Bonazzoli prima punta è un azzardo, Ngonge gravato da compiti di copertura perde smalto quando deve offendere, Saponara impiegato a singhiozzo non convince.
Se non è un Verona malato grave è certamente un Hellas febbricitante quello che è atteso da due sfide esterne di grande valore per capire le sofferenze che potranno attendere i gialloblù nel corso di questo campionato.
Si parte con il Torino, gara in programma lunedì prossimo, si prosegue con la gara allo Stirpe con il Frosinone di domenica 8 ottobre. L’obbligo è, soprattutto, quello di ritrovare la via del gol. Smarrita e inseguita con affanno nelle ultime tre giornate.

Mauro Baroncini