Ciclabile dal Chievo, falsa partenza Il Comune parla di “problemi tecnici emersi con le ditte esecutrici”. L’opposizione attacca

Falsa partenza per il tratto di ciclabile da Chievo a Boscomantico, circa 1 km al costo previsto di 1 milione di euro.
Come informa il Comune, a causa di problemi tecnici amministrativi emersi ieri con le ditte esecutrici dei lavori, si rende necessario sospendere momentaneamente il cantiere partito nei giorni scorsi e inaugurato con la presenza della vicepresidente della Regione De Berti, per la realizzazione della nuova pista ciclabile di collegamento fra le piste dei canali Biffis e Camuzzoni. Già ripristinata la viabilità ordinaria che premette quindi di percorrere via Berardi in entrambi i sensi di marcia.
In attesa di ripartire con il cantiere, i lavori si concentreranno sul secondo lotto dell’intervento, ovvero quello per collegare via San Marco dalla Stazione di Porta Nuova. Anche per questo costo previsto di 1 milione di euro con finanziamento della Regione.
Sulla questione interviene anche il capogruppo in Consiglio comunale Paolo Rossi: “Dall’opposizione vorremmo sapere la natura di questi problemi tecnici. La questione è legata a quanto emerso durante l’assemblea pubblica e a possibili problemi di interferenza con la linea ferroviaria? – continua poi riferendosi alla situazione viabilità degli ultimi mesi – Negli ultimi mesi stiamo assistendo all’apertura di cantieri in molte parti della città, filobus incluso, che stanno rallentando la viabilità cittadina. Parliamo di cantieri aperti e poi mal gestiti, che spesso e volentieri non vengono portati a termine nei tempi previsti”.
Con lui anche il consigliere della Terza circoscrizione Giuseppe Zanghi (Verona Domani): “I residenti del quartiere Chievo mi fanno domande a cui non so rispondere perché questo è il modus operandi di questa amministrazione. La Giunta Tommasi da oltre un anno quando, per inesperienza o “problemi tecnici”, non riesce a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, non risponde ai cittadini. Noi membri dell’opposizione, anche in consiglio di circoscrizione, abbiamo le mani legate. Manca il contatto con il territorio da parte dell’amministrazione. Conclude Paolo Rossi: “Siamo curiosi di sapere quando verranno ripresi i lavori e se, a causa di questa interruzione, il Comune dovrà pagare delle penali alle aziende incaricate di svolgere i lavori. Auspichiamo risposte da parte del sindaco, o da uno dei suoi assessori, perché i veronesi meritano di sapere cosa succede in città”.