Coldiretti contro Fb: “Ci censura”. La denuncia: rimosso dal social il volantino della raccolta firme Il presidente Prandini a Bruxelles per la battaglia contro la carne sintetica o coltivata

ETTORE PRANDINI PRESIDENTE COLDIRETTI

Carne sintetica o carne coltivata in laboratorio? Non è una questione di lana (o carne) caprina ma una differenza sostanziale per il colosso di Marck Zuckerberg: Facebook infatti ha “censurato” la campagna di Coldiretti con tanto di raccolta di firme contro la carne sintetica perché i termini non sarebbero appropriati. L’Italia, ricordiamo, è la prima nazione al mondo a vietare il cibo sintetico con un disegno di legge presentato il mese scorso in consiglio dei ministri dal Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida che prevede, per le aziende che trasgrediscono, sanzioni da 10 a 60.000 euro. Ma Bruxelles ha stanziato milioni di euro nella ricerca su carne sintetica e proteine alternative per spingere la riduzione del consumo di prodotti di origine animale Lo scontro ora si sposta in Rete. La multinazionale Facebook ha infatti censurato la campagna per la raccolta di firme a sostegno della conversione del disegno di legge per fermare i cibi sintetici in assenza di adeguate garanzie dal punto di vista della sicurezza alimentare ed ambientale. E’ quanto denuncia il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini: “E’ stato rimosso dal social più diffuso nel mondo il post con il manifesto informativo realizzato per far conoscere le ragioni della raccolta di firme”. Secondo il fact checking di Facebook – denuncia la Coldiretti – il manifesto disinformerebbe poiché definisce i cibi ottenuti in laboratorio come sintetici mentre si tratterebbe di “carne coltivata”. Per Coldiretti c’è il rischio oggettivo di ingannare i cittadini poiché in realtà “quella ottenuta in laboratorio non è carne e non è coltivata. Per carne si intende la parte muscolare del corpo dell’animale e di conseguenza senza animale non c’è carne.