Come abitare nei “gusci emozionali” E’ un trend in costante crescita che si è sviluppato nei territori dei Colli Euganei

“Turismo emozionale” ecco quanto di più innovativo esiste oggi in Veneto dal 2013, per identificare e promuovere qualcosa di specifico con il rapporto ancestrale dell’uomo con il luogo: l’abitare.
Parlare di strutture ricettive in ambienti naturali significa prima di tutto avere coscienza dello straordinario patrimonio artistico, culturale e del paesaggio che in Veneto è portato, grazie alla tutela dell’ambiente che ci circonda, a rappresentare un continuo avvicendarsi di emozioni sulla scena del vivere quotidiano; un punto di osservazione privilegiato per chi viene da noi come “ospite”.
Tali strutture definite “gusci emozionali”, ci porteranno a vivere nell’ospitarci, occasioni esperenziali ed emozionali uniche, intatte, mai vissute.
Le stesse infatti sono concepite come piccole strutture modulari ricettive con numero limitato di posti letto (otto nella vigente normativa), che potranno andare anche in deroga alle Normative urbanistiche ed edilizie previste nei vari contesti, sempre però compatibilmente con la tutela massima dell’ambiente e del paesaggio circostante.
La pratica in atto del “turismo emozionale” del rapporto con la Natura, la storia e le tradizioni, le arti ed i mestieri, i sapori legati alle tradizioni eno-gastronomiche dei luoghi, si prospettano come una opportunità in forte crescita compatibile con il rispetto della Natura e del territorio e quindi, complementarl per realtà economiche già strutturate e presenti nel nostro tessuto urbano.
Questo “trend” in costante crescita, ha cominciato a svilupparsi non appena venuta alla luce la legge regionale n° 11 del giugno 2013 nei territori dei colli Euganei nel Padovano, per poi estendersi a macchia d’olio su tutto il territorio regionale. Tale diffusione può rivelarsi strategica per la valorizzazione di filiere quali eno- gastronomia, agricoltura di eccellenza, arte e cammini culturali della meditazione e del- la preghiera, non da ultimo, la rivisitazione di quei luoghi che in tempi passati hanno fatto del nostro territorio una delle pietre miliari del nostro essere oggi.
A palafitta, pensili e ipogei sono alcune tipologie da cui trarre ispirazione. Comunque pensate, con un minimo denominatore comune volto a tematizzazioni forti ed empatiche con il carattere emozionale dei luoghi. Di piccola dimensione e numero ma, con una grande storia “emozionale” da vivere, come osservare il cielo stellato per “cercare l’uomo”.