Con Brio, nuovi prodotti in chiave export Presente sul mercato biologico da circa 30 anni genera una fatturato vicino ai 76 milioni di euro. Brasile sempre più vicino

A Fruit Attraction di Madrid Brio, realtà veronese specializzata nella produzione e commercializzazione di frutta e verdura biologica, ha presentato al Biofruit Congress 2019, evento organizzato da IFEMA e rivolto ad oltre 450 operatori del settore, la propria filiera biologica italiana e i progetti futuri per l’estero. Presente sul mercato del biologico da circa 30 anni Brio genera un fatturato vicino ai 76 mln di Euro di cui il 35% all’estero con Germania, Danimarca, Austria, Francia, Svezia, Svizzera e UK tra i principali Paesi di destinazione. “Le potenzialità per esportare ortofrutta biologica italiana – afferma Anton Carra, Export Manager di Brio – sono ad oggi inespresse. Il nostro obiettivo è di arrivare ad una quota export del 50% entro il 2021. Oltre a rafforzare la nostra presenza europea, i nuovi paesi emergenti che stiamo approcciando sono il Brasile, l’lndia e i Paesi del Golfo”. Grazie al percorso intrapreso anni fa nell’allargare la base di soci produttori e i terreni in conversione, Brio conta 443 aziende agricole biologiche su tutto il territorio nazionale, con una superficie coltivata pari a 1.690 ettari e una produzione annua di circa 45.000 tonnellate. Tra i nuovi prodotti italiani in chiave export, sicuramente di interesse al fianco di mele e kiwi verde, si possono offrire il caco Rojo, la melagrana Wolderful, l’uva senza semi e il kiwi giallo.