“Concerti del Chiostro’’ tra jazz e pop Grande successo di pubblico per i concerti estivi del Conservatorio veronese

Un intenso cartellone di proposte ha dato vita, in questa estate 2023, alla consueta e attesa rassegna “I concerti del Chiostro” organizzata dal Conservatorio “Evaristo Felice Dall’Abaco” con il patrocinio di Comune e Provincia di Verona. Il nostro Conservatorio è una delle istituzioni più antiche della città e, per sua vocazione, promuove l’alta formazione anche attraverso attività divulgative offerte gratuitamente alla società civile per diffondere la riflessione critica, la fruizione estetica del patrimonio intellettuale, l’interazione tra culture e il senso di appartenenza alla Comunità. Come valore aggiunto, questi momenti educativi consentono alle studentesse e agli studenti di misurarsi nell’ascolto condiviso, nell’empatia con il pubblico e, soprattutto, nella pratica concertistica, provando “dal vivo” le composizioni e gli strumenti scelti. Vivere in prima persona la dimensione corale del concerto permette di fondere la propria individualità in un’esperienza collettiva, armonica e ordinata nella quale è essenziale il contributo di tutte e tutti. Il cartellone 2023 ha messo in scena appuntamenti trasversali e diversificati per tipologia di strumenti e repertori, dalla musica da camera alle sonorità antiche, dal jazz al contemporaneo, colto e pop.
La rassegna, aperta il 21 giugno con l’Orchestra da Camera diretta da Caterina Centofante (in concomitanza con la “Festa della Musica”, evento internazionale che celebra il solstizio d’estate), è terminata a luglio con l’Ensemble Contemporanea diretta da Andrea Mannucci. Quello proposto è un percorso in continua evoluzione, attento alla tradizione ma proiettato al futuro, che si traduce in visioni e arriva al cuore. Lo spazio scenico diventa felice sperimentazione di creatività, socializzazione e partecipazione. Grazie al linguaggio musicale, primordiale e universale, le serate al Chiostro richiamano immagini di stati emotivi che alternano benessere e gioia a malinconia e tristezza. Mentre il comunicare basato sulla lingua delle parole richiede un “codice” per essere compreso, nell’universo dei segnali sonori e visuali tale conoscenza risulta, in qualche modo, poco importante. Ogni persona, anche in assenza di competenze specifiche, è in grado di ascoltare e vedere traendone grandi benefici. Abbandonarsi alle vibrazioni di suoni e visioni, in un gioco di specchi riflessi, stimola con naturalezza e immediatezza l’empatia tra le parti, svela emozioni, suggerisce intenzioni e consente di aprirsi a nuovi punti di vista. La musica cattura l’attenzione e accompagna le circostanze importanti delle nostre vite ricostruendo ricordi spesso stampati in modo indelebile dentro di noi. La musica descrive andamenti ritmici e direzioni che ci fanno immaginare di salire o scendere in percorsi a volte lineari ma, più spesso, frammentati nei quali ritrovare sacro e profano, energia e debolezza, leggerezza e pesantezza.
I suoni identificano situazioni, personaggi, momenti storici e paesaggi ridisegnando realisticamente scene vissute o solo raffigurate nella finzione di una lettura o di uno spettacolo. A tanto vuol portarci l’immersione nei Concerti del Chiostro con sonorità dissolte in un contesto ricco di espressività e significati che richiedono solo la disponibilità al coinvolgimento in un’esperienza intima ma anche sociale. Nelle variegate e simboliche rappresentazioni dei concerti del Conservatorio la semplice scelta di partecipare contribuisce a eliminare muri, a costruire ponti e a rafforzare luoghi inclusivi, attenti alle diverse culture e generazioni.