Concerti in Arena, c’è la schiarita. Si comincia il 25 aprile con Lazza La Giunta di Palazzo Barbieri ha approvato una delibera nella quale non autorizza gli eventi, ma prende solo atto del calendario deciso dalla società extra lirica. E c’è un ultimatum

La Giunta comunale, dopo lunghi pesamenti e riflessioni, ha di fatto dato il via libera ai concerti extra lirica in Arena. Tommasi ha preso atto degli eventi in calendario, senza autorizzare ufficialmente l’uso dell’Arena, ma non è andato allo scontro finale con la sovrintendente Gasdia. Del resto lui è il presidente della Fondazione e fermando i concerti avrebbe rischiato di impoverire le casse di via Roma. Un autogol. Ma siccome la politica si gioca su più tavoli, è anche vero che una rottura con il centrodestra sarebbe stata controproducente per le imminenti scelte urbanistiche che stanno a cuore al Comune. Dal piano Folin in poi.

E alla fine il via libera è arrivato. Con una formula tecnicamente critica e quindi senza alcun appoggio politico, la Giunta di Palazzo Barbieri ha “preso atto” del calendario di concerti extra lirica arrivato dalla Fondazione Arena e ha concesso l’uso dell’anfiteatro a titolo gratuito per questi eventi, come previsto dagli accordi del 2022.
In questo modo si diradano le nubi che incombevano sui concerti già programmati in Arena, primo fra tutti quello di lazza il 25 aprile già sold out e quelli di Sferaebbasta cui serguiranno gli show de Il Volo.
Come si ricorderà, era in atto un braccio di ferro con tensioni molto forti tra Comune e sovrintendente Cecilia Gasdia, tensioni che traspaiono nelle righe della delibera della Giunta. Perché? Perché la sovrintendente con propria iniziativa aveva deciso, senza passare dal Consiglio di indirizzo né informare il sindaco che è presidente della Fondazione, di modificare l’assetto della società Arena di Verona srl dove era amministratore delegato Gian Marco Mazzi, ora sottosegretario alla Cultura. Gasdia ha quindi nominato Flavio Piva e Gianfranco De Cesaris, in qualità di tecnici, componenti del nuovo cda da lei presieduto. E questa società, con direttore generale Cecilia Baczinsky, già segretaria generale ai tempi di Mazzi, seguirà gli eventi extra lirica.
Tommasi, trovatosi di fronte al fatto compiuto, non l’ha presa bene, definendo il blitz della Gasdia un atto di sfiducia nei confronti del Comune con tanto di accuse incrociate tra un Consiglio comunale straordinario e conseguenti repliche.
Sulla concessione dell’anfiteatro per i concerti dunque si giocava questo difficile rapporto tra Comune e Fondazione, da separati in casa.
E veniamo quindi ai passaggi più delicati della delibera dove nella premessa si sottolinea che “solo in data 02/03/2022 Arena di
Verona srl ha trasmesso la prima parte del Calendario Eventi Live & TV 2023 in programma all’Arena di Verona per il periodo dal 25 aprile al 17 luglio 2023”.
Pertanto nella delibera, proposta dal sindaco Tommasi, si legge che la Giunta ritiene “di dover stigmatizzare il ritardo e la parzialità della comunicazione, giunta quando per gli spettacoli in calendario era già in corso la vendita dei biglietti, con ciò impedendo al Comune di esercitare le proprie prerogative in merito alla valutazione della qualità e rilevanza degli stessi, nonché all’eventuale contemporaneità di altri eventi o manifestazioni programmati o in fase di programmazione in Piazza Bra”.
Inoltre l’esecutivo di Palazzo Barbieri “rimarca la non tollerabilità di simile atteggiamento da parte di Arena di Verona srl, che costituisce una palese disapplicazione delle previsioni della vigente concessione”.
Di conseguenza, la Giunta non può “autorizzare” “un calendario contenente in parte eventi già oggetto di commercializzazione, in parte non noti, ma esclusivamente di poter prendere atto delle scelte operate da Arena di Verona srl, con l’assunzione delle correlate responsabilità” e chiede ufficialmente che entro il 2 maggio siano comunicati tutti gli eventi mancanti per il 2023 altrimenti, “ il Comune non sarà nelle condizioni di poter autorizzare gli eventi previsti”, con tutte le conseguenze del caso.

E si riparano i danni della Stella

Proprio ieri, a seguito di un sopralluogo in Arena, è stata ufficializzata la consegna anticipata dell’affidamento dei lavori per la messa in sicurezza e per il preconsolidamento del podio e delle gradinate dell’area danneggiata dell’Anfiteatro romano, a seguito della caduta del basamento della “Stella di Natale” avvenuta il 23 gennaio scorso durante le operazioni di smontaggio. L’assegnazione giunge a seguito del conferimento degli incarichi di ricognizione ed analisi dei danni effettuato per una valutazione dei costi e dei tempi di intervento, dei servizi tecnici per le verifiche strutturali e per la progettazione degli interventi di riparazione/restauro, dell’ottenimento delle autorizzazioni della competente Soprintendenza, e al termine delle operazioni di sgombero sia all’esterno che all’interno dell’Arena di tutti i pezzi della “Stella di Natale”.
Ieri pomeriggio è stato effettuato un sopralluogo dalla vicensindaca con delega all’Edilizia monumentale Barbara Bissoli insieme al RUP arch. Anna Grazi, ai tecnici della ditta Lares Lavori di Restauro Srl e alla SM Ingegneria Srl, alla quale è stata affidata la direzione dei lavori, oltre all’arch. Filippo Antonello e alla restauratrice Silvia Ulizio, già incaricati per gli interventi collegati all’Art Bonus, ai quali sono stati affidati anche i lavori di sistemazione dei gradoni coinvolti dalla caduta del basamento.
La conclusione degli interventi urgenti è stimata in 7 giorni, ma via via che sarà effettuata la messa in sicurezza del podio e dei gradoni danneggiati, sarà possibile per Fondazione Arena ultimare il completamento dell’allestimento del palco e delle sedute di platea e gradinate, in modo da garantire la partenza di tutte le attività di spettacolo già programmate.