Dante alla Dogana, firmato Anderloni Quest'anno, "andremo tutti in Purgatorio". Appuntamento per il 13 e 14 settembre

L’Adige diventa un palcoscenico d’acqua per la seconda tappa di “Dante 700: Verona onora Dante”, progetto ideato da Alessandro Anderloni che approda alla Dogana di Fiume di Verona con lo spettacolo Purgatorio. Le date sono quelle dell’anniversario della morte di Dante Alighieri, 700 anni fa, la notte tra il 13 e 14 settembre. Nella città che gli fu “primo refugio e primo ostello” e nella quale visse per lungo tempo, Anderloni ha scelto il fiume come scenario di tre appuntamenti: il primo nel 2019 con l’Inferno al Lazzaretto; il secondo nel 2020 nel quartiere Filippini; il terzo nel 2021 con il Paradiso sulle rive di Castelvecchio.
Se lo scorso anno lo stesso Anderloni arrivò navigando su un ideale Adige-Acheronte, il fiume vedrà quest’anno un palcoscenico installato sopra l’acqua a ospitare l’anteprima assoluta di uno spettacolo di teatro, musica e danza contemporanea ispirato alla seconda cantica della Commedia. La dizione di tre canti del Purgatorio (II, VI e XXX) sarà contrappuntata dalla musica originale del compositore Zeno Baldi, eseguita in live electronics dallo stesso autore. Sara Cavalieri e Paolo Ottoboni danzeranno sulle coreografie di Silvia Bertoncelli per un evento che andrà in scena, nel rispetto delle normative sanitarie, per un numero contingentato di spettatori con prenotazione obbligatoria in tre repliche giornaliere alle ore 19.30, 21 e 22.30 per due giorni.
«La Commedia inizia, finisce e ricomincia subito dopo con il cammino», racconta l’autore, regista e protagonista dello spettacolo Alessandro Anderloni. «La montagna del Purgatorio è il faticoso cammino che compie un Dante cagionevole di stanchezza e tormentato dal dubbio, eppure rinvigorito dal pensiero di raggiungere la vetta, e lassù Beatrice. L’Adige ci accoglierà come l’approdo delle anime sulla spiaggia del Purgatorio, il suo inarrestabile scorrere accompagnerà la danza a evocare la fiumana di penitenti che salgono le sette cornici, i suoni dell’acqua e della città intorno saranno avvolti dalla musica che evocherà un movimento a spirale verso l’alto. Un’esperienza trasfigurante».
Il Canoa Club Verona, che gestisce su concessione del Comune di Verona la Dogana di Fiume, è partner del progetto realizzato con l’associazione culturale Le Falìe e l’agenzia Àissa Màissa. Il presidente Luigi Spellini commenta: «La Dogana è un teatro sul fiume e un luogo aperto a proposte culturali di valore. Questa seconda tappa di Dante sull’Adige si inserisce in un percorso per fare diventare la Dogana l’approdo culturale della città».
Lo spettacolo aprirà un anno di eventi danteschi che culmineranno con l’anniversario del 2021 e sarà celebrato anche con due oggetti d’arte che Ceramiche Benedetti e Lambertini offrono al capoluogo scaligero. Si tratta di due formelle artigianali con l’effige di Dante e la frase “Dante 700: Verona onora Dante” dipinte a mano.
La partecipazione allo spettacolo Purgatorio prevede un biglietto di ingresso unico di 12 euro acquistabile solo su prenotazione e fino a esaurimento di posti disponibili scrivendo a lefalie@lefalie.it Informazioni sul profilo Facebook “Dante Settecento” e sul sito internet www.lefalie.it.

“Spettacolo di prosa, danza e musica”

Luigi Spellini, presidente del Canoa Club Verona: «Siamo orgogliosi di poter contribuire a questa celebrazione dantesca. Già l’anno scorso, al Lazzaretto, abbiamo cercato di dare il nostro contributo. In qualche modo partecipiamo delle attività del fiume, quest’anno in questo luogo che è la Dogana».
Alessandro Anderloni, regista. «La Dogana diventerà palcoscenico sul fiume per la seconda tappa di “Dante 700: Verona onora Dante”. Lo scorso anno eravamo al Lazzaretto con Inferno; quest’anno, da queste scalinate, saliremo idealmente la montagna del Purgatorio con uno spettacolo in anteprima assoluta di prosa, di danza contemporanea con le coreografie di Silvia Bertoncelli e di musica dal vivo con il compositore veronese Zeno Baldi».
Zeno Baldi, compositore: «Il mio tentativo in questo spettacolo è attenermi molto da vicino al testo dantesco, possibilmente in modo astratto. In generale lavorando su elementi specifici del Purgatorio: per esempio la forma della spirale, che richiama il concetto della salita e sto cercando di trasporre nell’architettura musicale; poi l’elemento acquatico che bene si attraverserà nell’elemento sonoro sotto varie forme».