De Luca, tra Dzeko e Pellissier “Voglio sognare col Chievo…” “Mi piacerebbe lasciare un segno. Devo molto a mister Aglietti”

Conosciamo meglio Manuel De Luca, l’attaccante gialloblu prelevato quest’estate dal Torino a titolo definitivo. Per lui fin qui 4 gol in stagione con la maglia del Chievo.

Da bambino è sempre stato il tuo sogno diventare calciatore?
“Sì, anche mia sorella giocava a calcio e non mi perdevo una sua partita. In famiglia c’è sempre stata questa passione per il pallone”.

Idolo a cui ti ispiri?
“Mi piace un sacco Ibrahimovic, però mi ispiro più a Dzeko, per la fisicità e la gestione della palla”.

Al Torino eri compagno di Belotti. Gli hai rubato qualche consiglio?
“Dal primo anno in cui è arrivato a qualche mese fa quando l’ho lasciato ha fatto dei margini di miglioramento impressionanti. Di lui mi piace soprattutto la personalità, la cattiveria agonistica che ci mette su ogni pallone, il modo in cui impatta la palla. In allenamento fa sempre gol e poi anche in partita i risultati si vedono”.

Con i granata hai debuttato in Coppa Italia contro la Juventus. Come ti sei sentito?
“Era l’ultimo anno in Primavera, sono stato 6 mesi in prima squadra con il Torino. Ho aspettato il mio momento e sono stato premiato. Ho provato delle emozioni incredibili, debuttare in un derby, in uno stadio così importante, quando sei in campo non te ne accorgi, però poi a mente fredda dici: «Caspita, ma veramente stavo giocando contro la Juve?»”.

Al Chievo può essere la stagione della tua consacrazione? Magari seguendo le orme di Pellissier.
“Ho trovato una società bellissima, con delle persone professionali, un modo serio di lavorare. Con i compagni di squadra mi trovo benissimo, esponiamo il nostro calcio ovunque andiamo e mi sento molto cresciuto mese dopo mese. Pellissier sappiamo tutti che è stato un grande attaccante, una bandiera del Chievo: mi piacerebbe lasciare un bel segno come ha fatto lui”.
Goal più bello fino ad ora?
“Quello con l’Alessandria nel derby contro il Novara, un tiro da 30 metri sotto l’incrocio”.

L’allenatore che ti ha insegnato di più?
“Mister Aglietti, anche se D’Agostino e Colombo mi hanno aiutato molto. Però lui mi ha fatto fare quello step successivo fondamentale per la mia carriera”.
Jacopo Segalott