Degrado Liston, più controlli. Basterà? A breve l’incontro tra Comune ed esercenti che hanno protestato. “Problema storico”

foto Udali

“Quello della presenza di senza tetto, accattoni, persone che bivaccano e che talvolta infastidiscono passanti ed esercenti sul Liston, è un fenomeno che si trascina da anni, da più di un decennio sicuramente”: così replica il Comune alle denunce di esercenti e residenti della zona. “Anche le amministrazioni precedenti e che l’attuale sta affrontando con tutte le risorse a disposizione, consapevole che un vero cambio di passo si potrà avere solo quando Verona sarà riconosciuta come Città metropolitana, uno status che garantisce maggiori risorse e strumenti alle Forze dell’Ordine e per ottenere il quale l’Amministrazione ha chiesto l’intervento dei parlamentari veronesi”, ricorda una nota del Comune. Sul fronte segnalazioni dei titolari di negozi e locali del Liston, l’Amministrazione incontrerà gli esercenti nei prossimi giorni. “Si tratta di un fenomeno di cui non solo l’Amministrazione è a conoscenza ma per il quale sta investendo tutte le risorse a disposizione, sia sul fronte della sicurezza che su quello sociale. Perché riguarda soggetti che sono prima di tutto persone, molte delle quali con storie drammatiche alle spalle, per le quali anche i servizi sociali del Comune talvolta riescono a fare poco”, sostiene il Comune. Cosa si sta facendo? “Nelle ultime settimane gli agenti della Polizia locale sono stati dispiegati per un massiccio controllo e presidio del territorio. In soli quattro giorni, da venerdì 30 giugno a lunedì 3 luglio, tra Bra e Liston sono stati ben 48 i verbali notificati per accattonaggio a cittadini rumeni, bulgari, croati e ad un italiano, tutti soggetti già sanzionati anche centinaia di volte, che non rispettano il Daspo urbano e che non solo non pagano i verbali ma iniziano a opporre resistenza e a non voler abbandonare i luoghi dove maggiormente raccolgono soldi dai turisti; alcuni soggetti fanno parte di una vera e propria organizzazione che sfrutta donne che girano per il centro, mentre altri fanno finta di essere sordomute e tentano anche di rubare portafogli e orologi, distraendo il turista, con firme per false associazioni”. E nel bilancio totale, sono stati sequestrati 80 euro quale proventi dell’accattonaggio, 12 cartelli e due pappagalli che venivano messi in mostra in violazione delle norme sulla tutela degli animali. Sono stati sequestrati vestiti, caschi e riproduzione di armi a due figuranti centurioni, sanzionati decine di volte, senza che cambiassero il proprio atteggiamento. Per 23 cittadini è scattata la sanzione per bivacco, con obbligo di rimuovere coperte ed altro materiale. Nell’ambito dei controlli cittadini sempre in 4 giorni sono stati sequestrati 380 gr di hashish, tra la zona della stazione, Pradaval, delle ex officine ferroviarie. Non meno importante l’impegno sul fronte sociale, “con una serie di servizi e attività che fanno di Verona la prima città del Veneto in tema di accoglienza”. Da circa due settimane è attivo il Pronto Intervento Sociale (PIS), un servizio sperimentale avviato con il Comune di Verona è l’unico, insieme a Boscochiesanuova e Fumane ed offrire, con 100 posti letto, il cosiddetto servizio di seconda accoglienza per cittadini profughi e migranti. E’ inoltre in fase di definizione il bando per assegnare il servizio diurno all’interno del dormitorio Camploy, da poco riqualificato, punto di riferimento per persone senza fissa dimora. “Rassicuriamo i cittadini sul fatto che il fenomeno in questione non solo ci è noto ma è anche oggetto di misure specifiche e i numeri degli interventi effettuatii” spiega l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi.. “Più l’accoglienza è diffusa più è sostenibile per tutt’, conclude l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni.

“Degrado, basta con le giustificazioni”. Il parlamentare Padovani (FdI) replica all’assessore Zivelonghi: “Dovete fare di più”

Ma sul tema sicurezza in città, visto che l’assessora Zivelonghi chiede ai parlamentari di lavorare uniti per il riconoscimento di Città metropolitana a Verona che garantirebbe più forze dell’ordine, il parlamentare Marco Padovani di Fratelli d’Italia si sente tirato in ballo e replica: «Tommasi prenda posizione ora che è al comando della città, basta con le giustificazioni su tutto. Finora abbiamo assistito solamente all’aumento dei lavavetri e dei bivacchi ovunque». L’assessore Zivelonghi all’appello degli esercenti del Liston ha risposto che è un «problema annoso ci aiutino i nostri parlamentari per avere più risorse». Marco Padovani, chiamato in causa, ribatte: «Che il comune faccia la propria parte. I parlamentari stanno già lavorando col Governo per prendere provvedimenti seri a livello nazionale al fine di aumentare le sanzioni, perfezionare, migliorare e legittimare, mediante il conferimento di maggiori strumenti, l’attività della Polizia». Ricorda poi che: «L’amministrazione Tommasi, che in questo momento è al comando della città da più di un anno, non ha ancora intrapreso azioni forti, come invece fatto in passato. Negli ultimi decenni le Giunte di centrodestra si sono sempre occupate della sicurezza attuando azioni repressive e preventive nei confronti di coloro i quali delinquono e creano situazioni di disagio in centro e nei quartieri». «Il bilancio – sentenzia Padovani – è sotto gli occhi di tutti ed evidenzia come siano aumentati ovunque i lavavetri e i bivacchi. Non è solo una questione di città metropolitana come dice l’assessore. Devono essere usati tutti gli strumenti per supportare l’attività della Polizia locale e attuare un’azione costante, solo così si potranno controllare queste situazioni».