Disagi all’Its Cangrande “Studenti sfrattati e mandati in una succursale non adeguata’’

18052022_TOSI FORZA ITALIA_PALAZZO BARBIERI ©DANIELA MARTIN

“Oltre al danno la beffa. Non solo gli studenti delle terze dell’Its Cangrande sono stati sfrattati dalla loro scuola, per una scelta illogica dei vertici politici della Provincia, ma la succursale a loro destinata in via Carlo Alberto non è ancora pronta. Per tacere del problema enorme dei trasporti per i ragazzi e le ragazze, la scuola è a quasi 4 km dalla stazione di Porta Nuova, a piedi ci vogliono 40 minuti, idem in autobus se si perde la prima coincidenza da Corso Porta Nuova”.
A risollevare il caso Flavio Tosi, che cita una mail inviata alla Provincia da una rappresentanza dei genitori delle classi 3°dopo il loro sopralluogo del 23 settembre scorso all’edificio scolastico di via Carlo Alberto 43. Nella succursale sono stati riscontrati nell’ordine: un’aula computer completamente vuota e l’altra fornita di piccoli portali non ergonomici e non certamente sufficienti per lavorare su Autocad, Revit, 3D Studio Design e altri software per il disegno tecnico e grafico, disegno in 2D e in 3D; la campanella non installata (ciò causa disorientamento sull’orario di inizio e fine delle lezioni), ascensore assente nonostante fosse stata confermata più volte la sua presenza, ciò non garantisce la frequentazione delle lezioni per chi ha problemi di mobilità; fotocopiatrice assente; i vetri delle finestre ancora in via di sostituzione”.
C’è poi una mancanza di collegamenti diretti dei bus, dice Tosi: “La Provincia non vi ha ancora provveduto e questo crea disagi e ritardi per gli studenti. Se perdi la prima coincidenza da Porta Nuova, perché magari l’autobus è gremito, arrivi a scuola in ritardo, al ritorno se succede lo stesso da via Roveggia si torna nel proprio Comune a pomeriggio inoltrato, pensate a chi abita per esempio nelle Basse. Questo vuol dire compromettere lo studio pomeridiano e le attività extra-scolastiche”.
Tosi invita la Provincia e in particolare il vicepresidente David Di Michele “a risolvere i problemi, studenti e famiglie vivono un disagio non imputabile a loro. Prima la Provincia li ha sfrattati e poi li ha messi dove non possono esercitare pienamente il loro diritto all’apprendimento”.