Dischetto rosso per l’Italia. Il Brasile ancora campione. Ci “tradisce” Baggio, l’eroe DENTRO LA STORIA. Gli eventi che hanno segnato un'Epoca

I Mondiali di calcio USA 1994 sono stati i mondiali della Bulgaria guidata dal futuro vincitore del pallone d’oro Stoichkov, della fine dell’era Maradona, fermato dopo le prime due partite dai controlli antidoping, e del brasiliano Romario, miglior giocatore della competizione e trascinatore della Nazionale Verdeoro sino alla finale contro l’Italia… sì l’Italia che si arrese a soli 11 metri dal traguardo.
Il torneo continentale del 1994 è ricordato anche per le condizioni climatiche in cui vennero giocate le partite, caratterizzate da un caldo torrido ed asfissiante, aspetto questo di cui si resero immediatamente conto gli azzurri nella partita d’esordio, persa 1 a 0, contro l’Irlanda, sotto i 35 gradi di New York.

Cominciò così l’avventura mondiale della Nazionale guidata da Arrigo Sacchi, che, nella seconda partita del girone, decise di stupire l’intera penisola: costretto a vincere contro la Norvegia e sotto di un uomo per l’espulsione del portiere al 19° minuto del primo tempo, il CT azzurro fece entrare il secondo portiere, Marchegiani, al posto del suo fuoriclasse, Roberto Baggio, cognome questo, che ironia della sorte, riuscì comunque ad essere determinante, grazie a Dino Baggio che a 20 minuti dal termine segnò il gol vittoria per l’Italia.
Nella terza ed ultima partita del girone contro il Messico, gli Azzurri peccarono di presunzione e, dopo essere passati in vantaggio con il gol di Massaro, smisero di giocare facendosi rimontare dai sud americani per un pareggio finale che portò l’Italia al passaggio del turno solo come una delle migliori terze del torneo.

Ad attendere la squadra di Sacchi nella prima partita della fase ad eliminazione diretta, la Nigeria. Un ottavo di finale che vide l’Italia andare in svantaggio dopo un tocco sfortunato in area di Maldini che favorì l’attaccante nigeriano per il gol del 1 a 0, e l’espulsione di Zola: l’Italia sembrava essere arrivata al capolinea, ma al 89° minuto il primo lampo del mondiale di Roberto Baggio, che prima portò la partita ai tempi supplementari, poi l’Italia ai quarti di finale segnando la sua doppietta personale su calcio di rigore.

Le lacrime di Baresi, indimenticabili

Nei quarti di finale contro la Spagna, per la prima volta nel Mondiale si vide un bel gioco da parte dell’Italia che all’insegna dei Baggio, prima Dino per il vantaggio e poi Roberto per chiudere la partita, riuscì ad accedere alla semifinale del torneo.

Arrivata tra le prime quattro squadre del mondo, l’Italia dei miracoli, per continuare a sognare e a stupire, dovette sconfiggere la Bulgaria guidata dal temibile Stoichkov, capace di eliminare ai quarti la Germania campione in carica.

La partita fu quasi completamente dominata dalla Nazionale di Sacchi che, grazie a due prodezze neanche a dirlo di Roberto Baggio, riuscì a guadagnare il pass per la finalissima. Il percorso degli azzurri per arrivare a giocarsi la partita che tutti sognano sembrava scritto come un favola a cui mancava solo il lieto fine:le difficoltà iniziali, gli infortuni, il risveglio dell’eroe, gli ingredienti per sognare in grande c’erano tutti, ma ancora bisognava compiere un ultimo miracolo.

Il 17 luglio 1994, a Pasadena, è il giorno tanto atteso: Italia e Brasile si sfidarono per la conquista della Coppa del Mondo che, al termine di una partita caratterizzata da poco bel calcio e tanti errori, si decise ai calci di rigori.

Per l’Italia decisivi gli errori di Baresi, Massaro e proprio del suo eroe, Roberto Baggio, che non riuscì a regalare il lieto fine tanto atteso e sperato alla Nazionale. Le lacrime di Baresi sono la foto di chiusura del Mondiale ’94. G.M.

Giovanni Miceli