Dopo il rogo arrivano i nuovi cipressi Risistemata l’area dedicata a Sant’Antonio da Padova, che serve da sagrato della chiesa

Il presidente di Amia Bruno Tacchella, il suo vice Alberto Padovani e l’assessore all’arredo urbano del Comune Marco padovani si sono recati in sopralluogo al chiostro di San Bernardino. La società di via Avesani, in coordinamento con l’amministrazione comunale e con la collaborazione del Centro di formazione professionale Fortunata Gresner, ha provveduto alla piantumazione di due nuovi cipressi alti circa 3 metri. L’area del complesso religioso interessata all’intervento è stato il chiostro maggiore, chiamato anche chiostro di sant’Antonio per via delle raffigurazioni delle lunette raffiguranti il santo di Padova e che serve da sagrato della chiesa. Il chiostro dei frati minori era stato teatro circa un anno fa di un incendio che aveva bruciato alcune piante ed alberi che decorano l’ingresso della struttura religiosa. L’incendio, come appurato dalle Forze dell’ordine, era stato causato volontariamente da uno dei tanti clochard e senzatetto che frequentano e bivaccano sotto i portici del convento. Un episodio che aveva destato sconcerto e amarezza tra la comunità francescana, tra i fedeli ed i residenti della zona e che solo per un caso di fortuna non aveva avuto conseguenze ben peggiori. Alla presenza di Frate Saverio Biasi, guardiano della comunità , di Ernesto Santi, direttore Cfp Gresner e di una trentina di giovani studenti dell’istituto che hanno provveduto a sistemare l’intera area verde del chiostro e a piantumare i nuovi cipressi donati da Amia, è avvenuta la definitiva sostituzione.