Dove osano le quaglie

Elisa La Paglia è uno dei pochi nomi sicuri nel centrosinistra. Il consigliere comunale Dem sarà candidata alle regionali venete di fine maggio. Si voterà con tutta probabilità il 24 o il 31. Orietta Salemi, consigliere regionale in carica è a metà del guado tra il Pd, partito grazie a cui è stata eletta a Venezia, e Italia Viva, la formazione di Matteo Renzi.
Questa mattina Italia Viva, nella sede dell’Ater a San Zeno, si presenterà ufficialmente alla città. A menare le danze sarà il deputato e sindaco di Garda Davide Bendinelli, per 25 anni in Forza Italia e ora passato con l’ex premier fiorentino.

Bendinelli farà da padrone di casa a Ettore Rosato, vicepresidente della Camera, e alla parlamentare Daniela Sbrollini, entrambi ex Pd. Sarà candidato per Italia Viva l’ormai ex forzista Stefano Passarini, il sindaco di Costermano contro il quale si è subito scagliata la Lega, in primis il deputato e consigliere comunale veronese Vito Comencini. Ma siamo solo all’inizio.

LO SNODO CRUCIALE
Quasi tutti nel centrosinistra attendono di vedere cos’accadrà alle regionali emiliano-romagnole. Solo allora decideranno se scendere in campo per Venezia ed eventualmente con quale partito, o se invece rimanere fermi. È del tutto evidente che in caso di vittoria di Lucia Bor­gonzoni, e dunque di un governo sempre più agli sgoccioli, per le regionali venete scenderebbero in campo anche i parlamentari. E in casa Pd si parla con insistenza della candidatura del deputato Diego Zardini. Per non parlare dei 5 Stelle: la guerra interna e le percentuali in caduta libera scateneranno un tutti contro tutti per accaparrarsi una poltrona. Nel Veronese pare che voglia tentare la conferma Manuel Brusco.

TUTTI PAZZI PER LA MELONI
Nel centrodestra la situazione è più chiara. I consiglieri regionali Andrea Bassi e Stefano Casali, ex Centro-Destra Veneto, eletti nel 2015 nella squadra di Flavio Tosi, correranno per Fratelli d’Italia, così come Massimo Giorgetti il quale, pare, potrebbe essere sostenuto in segreto dall’ex sindaco di Verona. Per Giorgia Meloni correranno anche il presidente di Serit Massimo Mariotti e l’ex sindaco di Valeggio Angelo Tosi, a loro volta ex tosiani. Come l’assessore comunale Da­niele Polato, che ha annunciato in un affollato incontro al Liston 12, dove erano presenti sindaci della provincia, consiglieri comunali, provinciali e presidenti di enti, il suo passaggio con Fratelli D’Italia. “Quando si va in casa degli altri l’accoglienza la dà la cifra del rapporto. E l’accoglienza mi ha emozionato” ha detto l’assessore Daniele Polato, dando la sua disponibilità per le regionali.
A proposito: per i Berlus­cones, al momento ridotti a percentuali marginali, sarà della partita il sindaco di Bosco Chiesanuova, Claudio Me­lotti. La Lega si muove sottotraccia: anche qui l’attenzione è tutta per l’Emilia-Romagna. Due veronesi sicuri dell’inserimento in lista sono gli uscenti Alessandro Montagnoli ed Enrico Corsi. L’assessore comunale al Commercio Nicolò Zavarise – fedelissimo dell’ex ministro Lorenzo Fontana – dovrebbe restare a Palazzo Barbieri. Se verrà confermata la Lista Zaia uno dei primi nomi sarà quello di Stefano Valdegamberi, asso pigliatutto in Lessinia e dintorni.

E.R.