“DRAMMATICA ELEMENTARE” CON I FRATELLI DALLA VIA

Secondo appuntamento con la Prosa, al Teatro Ristori di Verona, venerdì 16 dicembre, alle ore 20.30, in una rassegna curata da Alessandro Anderloni. In scena “Drammatica elementare”, dei Fratelli Dalla Via, rappresentazione che  arriva in anteprima a Verona sul palcoscenico del Ristori.  I Fratelli Dalla Via si definiscono una «piccola impresa famigliare che costruisce storie». Sono Marta e Diego Dalla Via, fratelli nella vita e coppia sulla scena, protagonisti di una nuova generazione di drammaturgi veneti che ha fatto della ricerca nella propria terra d’origine (sono nati e vivono a Tonezza di Cimone, sulle montagne vicentine) il segno distintivo. Il testo di “Drammatica elementare” è basato su una struttura di acrostici e di tautogrammi che, lungi dal diventare una rigida gabbia, finisce per liberare la parola in un dissacrante, divertente e poetico allo stesso tempo abbecedario contemporaneo in forma di racconto. Così se c’erano una volta la A di ape, la B di barca, la C di casa, ora che l’alfabeto non è più quello delle vecchie scuole elementari, nella società dell’allarmismo, della globalizzazione e dei localismi la A è quella dell’attacco all’America, la O quella di Osama e Obama, la P quella di polentosa Pianura Padana e così via. Per utilizzare uno dei loro tautogrammi in un «contesto così complesso, contrastare la crisi comporta un completo cambio culturale». Con questa nuova produzione i Dalla Via tornano alle intenzioni e alle matrici espressive del loro primo percorso teatrale: gli stereotipi della cultura veneta e il territorio, la fragilità umana ed economica del nostro tempo, la ricerca sulle contaminazioni linguistiche e il gusto di giocare con le parole. I due fratelli si presentano in scena vestiti con una tuta arancione, una lavagnetta con gessetti e si muovono tra vecchi banchi. Si definiscono degli espulsi dalle scuole di ogni ordine e grado, dei traditi, come Hansel e Gretel, da chi li doveva tutelare, e non esitano a dirsi approssimativamente analfabeti. In un’atmosfera surreale, tra manichini formati da pezzi di corpi umani scomposti, disegnano a loro volta scomposte drammaturgie di parole tratte da un loro nuovo dizionario in stile dadaista. Un viaggio dove anche lo spettatore, come i due protagonisti, deve compiere un discreto sforzo per individuare il sottile confine tra la vita e la parola, tra riso e sguardo amaro.

Biglietti da 3 a 15 euro in vendita alla biglietteria del Teatro Ristori, al Box Office Verona e sul circuito geticket.it. Info: teatroristori.org