E adesso Juric ricorda tanto Bagnoli "Abbiamo 6 punti dopo 2 gare, ma siamo ancora molto lontani da quello che voglio"

RENZO UDALI

Se ti aspetti uno Juric euforico, per 6 ounti in 2 partite e la vetta della classifica, ti sbagli di grosso. In questo senso, assomiglia molto proprio a Osvaldo Bagnoli. “Noi penso che siamo molto lontani dai livelli dell’anno passato. Apprezzo molto il nostro spirito, abbiamo anche fatto vedere qualcosina in più in attacco, ma siamo lontani da quello che vogliamo fare. Abbiamo lo spirito giusto e abbiamo portato a casa 3 punti, ma ci sono tante cose da migliorare”. ll mercato? “Abbiamo un grosso problema in mezzo perché Benassi è arrivato infortunato e non lo avremo per un po’. Abbiamo solo Miguel Veloso e Tameze a centrocampo: deve arrivare qualcosa dal mercato. Anche dietro dobbiamo fare qualcosa, anche se abbiamo tanti giovani che devono recuperare. Abbiamo bisogno di due, tre giocatori che alzino il valore della rosa. E anche in attacco, qualcosa ancora ci manca. Fa tutto il ds, io spero che indovini”. Cosa chiede dai giocatori del mercato? “Ci sono delle caratteristiche a cui non rinuncio, ci vogliono giocatori dinamici che possano pressare molto. Poi se hai Amrabat o Tameze sono giocatori diversi, cerchi di sfruttare le loro caratteristiche migliori. In piazze come Verona non puoi scegliere i giocatori, ti adatti con quello che ti viene dato”. Un giudizio su Lovato? “Ha le caratteristiche giuste, è veloce e dinamico, anche se ha grandi margini miglioramenti. Noi gli diamo tempo anche grazie agli infortunati, però con il tempo si farà”. Al di là della vittoria, che cosa le è piaciuto del Verona? “Certe cose sì, altre meno. Ma per me va bene anche così, non ho la puzza sotto il naso: va bene giocare anche così e vincere. A volte un allenatore riesce a portare un certo calcio, altre volte va bene anche un uno a zero”. Cosa ha detto all’intervallo alla squadra? “Siamo partiti molto bene, ho visto cose interessanti, poi loro hanno iniziato a vincere contrasti e per mezz’ora hanno fatto meglio di noi. Tatticamente non ho cambiato nulla, ho cercato di dare fiducia. Abbiamo smesso di giocare da dietro, perché abbiamo giocatori che non sono ancora abituati a fare questo lavoro. Siamo andati sulle seconde palle, in maniera semplice, e penso sia andata meglio”. Avere già sei punti in classifica è un vantaggio. “A volte il calcio è strano: l’anno scorso abbiamo fatto due partite contro l’Udinese in cui avremmo meritato di vincere e abbiamo pareggiato, stavolta il pareggio sarebbe stato più giusto e abbiamo vinto. Poi sono situazioni particolari, bisogna sempre cercare di portare quel dettaglio dalla tua parte, avere quello spirito di dire ‘ti frego, vinco io’. Favilli ci ha creduto, ha fatto un grande gol e abbiamo avuto occasioni come loro. Ma ci teniamo stretta questa vittoria”.