E così il festival si moltiplica per dieci Sarà organizzato in altrettante città. L’annuncio dato dal coordinatore don Vincenzi

“Il Festival della Dottrina Sociale ha una sua continuità. Il prossimo anno sarà organizzato in 10 città. Ad annunciarlo è stato monsignor Adriano Vincenzi, coordinatore del Festival, che si è concluso all’auditorium di San Fermo Maggiore dopo le tre giornate che si sono svolte al Cattolica Center del capoluogo veneto, con la sottoscrizione ufficiale e solenne della “Carta dei Valori per un impegno per la propria città”. Verona, quindi, esperimento pilota per una proposta nazionale che vede al centro la condivisione e la collaborazione costruttiva da parte di imprenditori, amministratori, lavoratori, esponenti della Chiesa, artisti. Un segnale importante per la classe politica e per una nuova Italia. Nell’ultima giornata sul palco si sono avvicendati il sindaco Federico Sboarina, Pier Francesco Nocini (rettore dell’Università di Verona), Giuseppe Riello (della C.C.I.A.A. di Verona), Paolo Bedoni (presidente Cattolica Assicurazioni), Flavio Piva (presidente BCC Veneto), Paolo Arena (presidente Aeroporto di Verona), Mau­ri­zio Danese (presidente Veronafiere), Fausto Berta­i­o­la(presidente Conf­co­ope­ra­ti­ve Verona), Massimo Ca­stellani (segretario generale CISL Verona), Massimo Bettarello (presidente ATV Verona), Andrea Bissoli (prresidente Confartigianato Verona), Daniele Salvagno (presidente Coldiretti Verona), Renato Della Bella (presidente APINDUSTRIA Verona) che hanno sottoscritto il documento d’impegno. A Verona quindi il cambio di passo: la dottrina sociale dalla teoria ai fatti concreti. Ricette e proposte per la classe politica del futuro. Questa è stata la mission, andata a buon fine, del Festival, arrivato alla IX edizione, organizzato dalla Fondazione Segni Nuovi, che ha lo scopo di costruire una unità di pensiero e di azione tra i cattolici, mantenendo come riferimento la dottrina sociale della Chiesa. Dal 21 al 24 la IX edizione del Festival della Dottrina Sociale, che si è aperta con il videomessaggio di Papa Francesco e la lettera del Presidente della Re­pubblica, Sergio Mat­tarel­la, è stata teatro di centinaia di testimonianze dell’impegno concreto dei cattolici in Italia e nel mondo.“Non importa la tenuta del governo, ma le cose che riusciamo a fare per il bene del Paese. Io propongo un’alleanza tra le generazioni e i generi per riattivare un protagonismo virtuoso, comunitario, in grado di far ripartire l’economia e la società” – E’ quanto ha dichiarato Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia,“La nostra intenzione – ha continuato la Ministra – è mettere al centro la famiglia. La famiglia come luogo naturale, valorizzata come centro relazionale della comunità. Negli anni scorsi questa istituzione è riuscita a difendere la società dalla crisi economica, ora dobbiamo aiutarla, sostenerla, come politica, come istituzioni. Ad esempio, il tema della natalità, è fondamentale. Se non si fanno figli, la società invecchia e implode. Non ha futuro. La famiglia non può essere sempre l’ammortizzatore sociale. Dobbiamo pensare in grande. E puntare anche sulla sua capacità di protagonismo, sulle associazioni che la rappresentano, il terzo settore, il mondo del volontariato. Questo è il futuro, questo è futuro”. “Il Family Act – ha concluso la Bonetti – è la traduzione concreta in manovra e nei prossimi provvedimenti del governo, per asili nido, redditi medio-bassi, assegno mensile per ciascun figlio”.