Ecco Freaks Out. E dopo Jeeg Robot Mainetti fa il bis

Roma, 1943. Mentre l’Italia è dilaniata dalla ferocia dell’occupazione nazista, quattro artisti circensi dalle abilità straordinarie e il loro leader ebreo Israel decidono di fuggire oltreoceano per scappare dalla ferocia dei tedeschi. Quando Israel sparisce nel nulla, i fantastici quattro “fenomeni da baraccone” intraprendono un viaggio alla ricerca dell’amico, durante il quale le loro strade incrociano quella del fanatico nazista Franz, impresario del tanto sfavillante quanto inquietante Zirkus Berlin.
Anche questa volta Mainetti colpisce nel segno. Dopo il grande successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, Mainetti torna alla conquista del cinema con un coinvolgente film fantasy di matrice supereroistica che vanta grande originalità e un budget imponente (12 milioni di euro).
Nella tragicomica odissea che è Freaks Out eventi storici, azione e spettacolo si amalgamano quasi alla perfezione, regalando al pubblico un’esperienza cinematografica che, pur peccando di una durata eccessiva e profumando eccessivamente di Tarantino, rimane unica nel panorama italiano.
Nota di merito per gli straordinari effetti speciali e il cast azzeccatissimo in cui spiccano i quattro protagonisti: Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini.

VOTO: 8

Maria Letizia Cilea
Martina Bazzanella