Esplode lo “scandalo Watergate”

Un vigilante scopre cinque scassinatori in azione nella sede del Partito Democratico al Watergate Hotel di Washington. Ben presto la polizia si rende conto di non trovarsi di fronte a un banale tentativo di furto, ma a una vera e propria azione di spionaggio orchestrata dallo staff del presidente Richard Nixon (membro del Partito Repubblicano), poi costretto alle dimissioni.
Il mancato blitz, scoperto da due cronisti d’assalto, Bob Woodward e Carl Bernstein, poi insigniti del premio Pulitzer, rientra in una più vasta azione di boicottaggio nei confronti del movimento pacifista, contrario alla guerra in Vietnam, che l’amministrazione Nixon (nella foto) è intenzionata a portare avanti.