+Europa: “Record di decessi e terapie intensive in Veneto, Zaia renda conto de numeri”

“Zaia continua a chiedere la collaborazione dei cittadini, paventando la prospettiva di chiusure e zone arancioni o rosse, ma la maggior parte dei veneti si sta impegnando da sette mesi, chi invece continua a giocare con i dati per pura propaganda è proprio il Presidente”. Hanno dichiarato Silvia Nalin, Davide Sguazzardo e Giorgio Pasetto di + Europa.

“Polemizza col Governo sul calcolo dei contagi”, continuano, “confonde con i numeri aggregati di tamponi molecolari più test rapidi. Sostiene che la maglia nera per incremento casi giornalieri di positivi, non è veritiera perché altre regioni non fanno gli stessi tamponi.
Primo, misurare i positivi è sempre un indicatore impreciso finché non lo fai con un campionamento statistico.

Secondo, l’unico dato confrontabile con quelli disponibili, sono le morti e i ricoveri, dato che purtroppo ha 20 giorni di ritardo. E qui il Veneto ha la maglia nera.
I numeri di morti e ricoveri sono in modo evidente il risultato di un metodo sbagliato nell’affrontare la pandemia. Se si arriva in ospedale quando si è gia’ in condizioni gravi, vuol dire proprio che è mancato il tracciamento precoce.

Per ottenere la collaborazione dei cittadini è necessario un comportamento trasparente, scientifico e sincero da parte di chi li chiede”.

“La fiducia bisogna meritarsela”, concludono “e ognuno si deve prendere le proprie responsabilità, ammettendo gli errori ed evitando di ripeterli, per non doverci trovare a ricordare il prossimo Natale come una tragedia, invece che una speranza”.