Fibrosi cistica, tornano i ciclamini Sono il fiore simbolo della ricerca che vede impegnati 5.000 volontari della Fondazione FC

MATTEO MARZOTTO PRESIDENTE MINERVAHUB

Il Ciclamino della Ricerca in fibrosi cistica (FC) torna a fiorire nelle principali piazze italiane per tutto il mese di ottobre in occasione della XXI Campagna Nazionale promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Numerosi eventi e iniziative di sensibilizzazione animeranno il territorio grazie agli oltre 5.000 volontari della Fondazione, per promuovere la ricerca e trovare al più presto una cura efficace e accessibile per tutte le persone con FC. Non solo, da quest’anno si coloreranno di ciclamino anche le aree adiacenti ai 31 punti vendita in Italia di Tecnomat, main sponsor della Campagna Nazionale.
“Avere al nostro fianco una realtà come Tecnomat, che fa della sostenibilità e solidarietà alcuni cardini della propria attività, ci dà fiducia e sprona a fare ancora meglio e di più. – dichiara Matteo Marzotto, presidente FFC Ricerca – Dal 2002 a oggi abbiamo investito oltre 36 milioni di euro in 477 progetti e servizi di ricerca, contribuendo a migliorare la qualità e durata di vita delle persone con FC. Con l’impegno di 1.800.000 euro nel progetto strategico internazionale GenDel-CF per il triennio 2024-26 guardiamo alla terapia genica per sconfiggere all’origine la fibrosi cistica. Un obiettivo ambizioso che non sarebbe possibile senza la rete di ricercatori, volontari e imprese come Tecnomat, che ci affiancano”.
“Negli ultimi anni, le significative accelerazioni nelle offerte di cura in FC, in particolare grazie ai farmaci cosiddetti modulatori, hanno portato a cambiamenti significativi nella vita di moltissime persone con FC. – sottolinea Carlo Castellani, direttore scientifico FFC Ricerca – Molto però rimane ancora da fare, per tenere sotto controllo le manifestazioni e l’evoluzione della malattia, monitorare gli effetti avversi ai farmaci e individuare nuovi composti che potrebbero essere più efficaci o meglio tollerati degli attuali modulatori. In Italia i modulatori sono utilizzati in circa il 60-70% dei malati: quasi 1 malato di fibrosi cistica su 3, perciò, non può accedere a queste terapie. Il piano strategico di Fondazione, in linea con la mission “Una cura per tutti”, mira a colpire la malattia sia a livello dei meccanismi molecolari, di infiammazione e infezione batterica, sia con sintesi di nuove molecole modulatrici e metodiche di terapia genica per correggere potenzialmente tutte le oltre 2.000 mutazioni a carico del gene CFTR, responsabile della malattia”.
Nel 2023 FFC Ricerca ha stanziato 2.375.363 euro a sostegno di 18 progetti scientifici per aumentare le conoscenze sulla malattia e migliorare lo stato di salute di tutte le persone con FC. Tra questi, due iniziative dedicate al co-fondatore di Fondazione, il prof. Gianni Mastella, e rivolte a giovani ricercatori under 40 e under 33 per consolidare la loro carriera nel campo della fibrosi cistica.

I banchetti sparsi per la città

Ecco elencate qui sotto le piazze di Verona che ospiteranno i banchetti di Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica nel mese di ottobre:
– Tecnomat di Verona, via dell’Esperanto 26/F, 1, 14, 15 ottobre;
– piazzale della chiesa di San Massimo, il 30 settembre e l’1 ottobre al mattino;
– farmacia Bacchini, in via B. Giuliari 23, il 28 e 29 ottobre
– Tecnomat Verona, via Dell’esperanto, 26/F, dall’1 al 31 ottobre;
– farmacia Al Giglio, in Corso Porta Borsari, 46, il 6 ottobre per tutta la giornata, il 7 ottobre al mattino.
In provincia, invece, ci saranno banchetti ad Affi, Bolca, Campofontana, Castello di San Giovanni Ilarione, Castelvero, Cattignano di San Giovanni Ilarione, Domegliara, Marano di Valpolicella, Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone, Peschiera del Garda, San Bonifacio, San Bortolo delle Montagne, Settimo di Pescantina, Spiazzi, Sprea di Badia Calavena, Terrossa, Valgatara e Vestenanova.