Film Festival, c’è spettacolo. Toccherà ai cortometraggi: la scena del settimo giorno

Un intero pomeriggio dedicato ai cortometraggi caratterizzerà, domani, la settima giornata di proiezioni al Film Festival della Lessinia. Tra questi potrebbe nascondersi il vincitore della Lessinia d’Argento, tra i massimi riconoscimenti della rassegna cinematografica internazionale in corso a Bosco Chiesanuova fino al 30 agosto, ma accessibile anche online da tutta Italia.
Alle 18 il grande schermo del Teatro Vittoria si accende, per la sezione Concorso, con Il bambino del bosco e il segreto di madre foresta (Regno Unito 2019) di Stephen Irwin, poi Non era la montagna giusta, Mohammad (Francia 2019) di Mili Pecherer. Seguono tre anteprime italiane: Inverno nella foresta pluviale (Estonia, Lituania, Messico 2019) di Anu-Laura Tuttelberg, Una dimostrazione (Germania, Paesi Bassi, Regno Unito 2020) di Sasha Litvintseva e Beny Wagner, Esiliato (Colombia 2018) di Juan David Mejía Vásquez.
Alle 21 la programmazione prosegue con l’anteprima italiana Asho (Iran 2019), secondo documentario di Jafar Najafi. È la storia di un giovane pastore iraniano, energico e inquieto come l’animale di cui porta il nome, l’aquila. Le sue giornate trascorrono nella cura del gregge di capre della famiglia, con cui condivide un rapporto stretto e gioioso. Il ragazzino nutre anche una divorante passione cinefila, che lo spinge a vedere film dopo film sul suo malridotto tablet e a parlare di cinema con chiunque. Ha talento da vendere e il suo futuro è davanti alla macchina da presa, come attore, ma l’unico ostacolo al suo sogno sono le nozze combinate con la cugina. Il regista segue con partecipata tenerezza le scaramucce dei due ragazzini, fotografate in un paesaggio di luminosa bellezza: ritratto di un Iran rurale, ancora legato alle tradizioni imposte dalla religione ma in cui il sogno di un nuovo stile di vita si va insinuando dallo schermo crepato di uno smartphone.
Noci sonanti (Italia 2019) è il lungometraggio d’esordio di Lorenzo Raponi, realizzato a quattro mani con il filmmaker indipendente Damiano Giacomelli che sarà in sala per incontrare il pubblico del Festival. Da sola una noce non fa rumore, molte noci in un sacco suonano. Con questo spirito Fabrizio ha fondato nell’isolamento delle colline marchigiane la tribù delle noci sonanti: comunità di cui lui e il figlio Siddharta sono il cuore autentico. In un vecchio cascinale, privo di elettricità e confort, accolgono ospiti che di volta in volta si fermano pochi giorni o intere stagioni. Siddharta però sta crescendo e si appresta a sostenere l’esame d’avanzamento alla quarta elementare, mentre scopre la compagnia dei coetanei e sempre più rifugge quella del padre. In un’estate dall’apparenza placida e luminosa, serpeggiano tensioni e conflitti che i registi indagano con distanza e rispetto.
FFDLgreen. Alle 16 la sezione FFDLgreen prevede la visione (in anteprima per l’Italia) di Entroterra (Panama 2019), documentario d’esordio di Mauro Colombo premiato con il Yellow Robin Award al Curacao all’International Film Festival di Rotterdam 2019. Darién Gap è il nome della giungla: labirinto di tronchi e frasche che ricopre il confine tra Colombia e Panama. Il regista la attraversa con la macchina da presa accompagnando chi ogni giorno la percorre, nelle sue più remote propaggini.