Folorunsho nel taccuino di Spalletti Il commissario tecnico ha speso belle parole per il centrocampista gialloblù

La sfida salvezza di domenica scorsa contro il Lecce rappresentava un incrocio fondamentale, anche se non ancora decisivo, sulla lunga e tortuosa strada della lotta per non retrocedere. La vittoria finale, oltre a consentire un significativo balzo in avanti in classifica, ha permesso all’Hellas di tornare a vincere lontano dal Bentegodi, cogliendo un successo che mancava addirittura dalla prima giornata a Empoli. Contro i pugliesi i gialloblù si sono dimostrati compagine solida e ben organizzata. Trovato il vantaggio hanno disputato una partita di grande sacrificio sotto il profilo difensivo senza, però, mai correre particolari pericoli dalle parti di Montipò che si è quasi dovuto limitare all’ordinaria amministrazione. Una classifica molto corta, con sette squadre racchiuse nello spazio di quattro punti, impone tuttavia di mantenere alto il livello di attenzione. Basta poco perché la situazione si complichi. Come ha detto Baroni ci sarà da lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata.
FOLORUNSHO DECISIVO
Ancora una volta è risultata decisiva la presenza di Folorunsho, e non solo per la rete della vittoria. Il centrocampista gialloblù, finora sempre presente tranne nelle due occasioni dove è rimasto fuori per un attacco influenzale, è oramai pedina inamovibile dello scacchiere di Marco Baroni. Alla prima stagione in serie A la sua crescita è stata continua tanto che nei suoi confronti ha speso parole anche Luciano Spalletti, attuale commissario tecnico azzurro. Per lui si parla di una possibile convocazione per i prossimi campionati europei. Il giocatore, però, facendo vedere una misurata quanto apprezzabile dose di umiltà, preferisce glissare avendo in testa solo la salvezza del Verona. Il rammarico riguarda il fatto che essendo giunto in riva all’Adige in prestito, a fine anno farà ritorno al Napoli, proprietario del suo cartellino.
I MERITI DI BARONI
Se il Verona è ancora in lotta per la salvezza i meriti principali vanno sicuramente dati a Marco Baroni. Dopo un mercato di gennaio, condotto peraltro con indubbia abilità e competenza da un direttore esperto e navigato come Sean Sogliano, il tecnico gialloblù si è trovato tra le mani una squadra completamente rivoluzionata. Con pochissimo tempo a disposizione l’allenatore toscano non si è fatto prendere dalla disperazione e dall’ansia buttandosi a capofitto nel lavoro. Senza alzare la voce e senza cercare alcun alibi, Baroni ha cercato di assemblare nella maniera migliore il nuovo materiale a disposizione, puntando ad accelerare il più possibile l’inserimento nell’ingranaggio di gioco dei tanti volti nuovi. La squadra è rimasta in carreggiata, senza accusare sbandamenti particolari, ritrovando sin dalle prime settimane compattezza e solidità. A dieci giornate dal termine tutto può succedere ma la formazione gialloblù ha tutte le carte in regola per dire la sua fino alla fine.
FOLLIA GIALLOROSSA
Una nota a margine merita lo spiacevole episodio che ha visto protagonista l’allenatore giallorosso Roberto D’Aversa che nel convulso finale ha colpito con una testata il gialloblù Henry, reo a suo dire di aver esagerato con un atteggiamento provocatorio. Quello accaduto domenica sul terreno di ‘Via del Mare’ non ha proprio nulla a che vedere con una partita di calcio. Il rammarico più grande, inoltre, è quello che l’attore principale, in negativo s’intende, sia stata una figura che dovrebbe essere sempre e comunque da esempio.
Enrico Brigi